LAMEZIA TERME Infrastrutture, Recovery fund, Ponte sullo Stretto ed erosione costiera. Questi gli argomenti trattati dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Pianificazione e sviluppo territoriale, Pari opportunità, Domenica Catalfamo, ospite di Danilo Monteleone e Ugo Floro nell’ultima puntata del talk de L’altro Corriere Tv “20.20”.
Partendo dalla questione relativa alle concessioni per gli stabilimenti balneari, tanto dibattute dagli operatori del settore che ha innescato anche l’intervento di Maurizio Gasparri e Fratelli d’Italia, la Catalfamo aggiusta subito il tiro riferendo che le competenze concessorie spettano ai comuni, e da estendere al 2033 come prevede la legge nazionale in materia. «In attesa che il quadro legislativo si definisca, rammento che la competenza sulle concessioni spetta ai comuni, avendo la Regione solo un potere di indirizzo. In ogni caso, e con il pieno accordo delle associazioni, la stagione è in sicurezza», dice subito l’assessore. «Chiunque abbia letto la circolare – tanto criticata dai balneari nei giorni scorsi – risulta abbastanza evidente come sia risultata un appiglio per tutti i comuni che ancora non hanno espresso una scelta. E poiché la dinamica guida è quella di difendere il territorio, ho chiarito alle associazioni di categoria ed ai balneari che chi i comuni che hanno già esteso le concessioni non devono fare nulla. Agli altri abbiamo offerto un supporto».
Anche rispetto a una delle grandi questioni che attanagliano le coste calabresi, l’erosione , Catalfamo annuncia un piano di opere «che possa incidere in maniera integrata a tutela di larghi tratti di fascia costiera palesemente a rischio, tenendo sempre conto che, attualmente, su circa 800 km di costa, abbiamo in concessione solo il 14%». In questa direzione un supporto potrà offrirlo il Recovery fund. «Abbiamo pensato di inserire delle voci aperte nel piano e una di queste è indirizzata all’erosione delle coste e alla difesa del suolo. Abbiamo già una serie di progetti ai quali stiamo lavorando; dovrebbero partire a breve – spiega –. Grazie alla precedente programmazione comunitaria alcuni di questi sono giù in corso. E poi nell’immediatezza attiveremo 10 milioni di euro che spero possano raddoppiarsi, per progetti che potrebbero partire il prossimo autunno. Si tratta di lavoro complementari ad una progettazione più complessa e dal Recovery ci auguriamo di poter recuperare una cifra significativa. Quello sarà il momento di confronto con i comuni».
A proposito di Recovery «valuto negativamente – afferma ancora l’assessore regionale – l’importo che era stato previsto per il Sud. Avremmo dovuto avere una percentuale più alta. Dovremo comunque avviare un approfondimento sulle risorse che riusciremo a utilizzare. La Regione ha presentato le sue proposte, poi ci sono quelle degli altri enti proprietari delle reti come Rfi e Anas».
Tra le misure maggiormente significative l’assessore Catalfamo segnala gli interventi sulla rete stradale secondaria, di competenza comunale e provinciale, di collegamento alla rete Ten che «potranno essere oggetto di finanziamento. Abbiamo presentato una proposta abbastanza consistente al Ministero delle Infrastrutture. La Regione ha già stanziato 5 milioni per le verifiche su ponti e attraversamenti, il Ministero a seguito dell’iniziativa di monitoraggio ha stanziato altri 65 milioni alla Calabria».
A proposito di infrastrutture, Catalfamo ricorda di essere «da tempi non sospetti favorevole al ponte sullo Stretto. C’è tutto, ci sono i soldi, ma c’è ancora qualche resistenza. Chi pensa di avere un atteggiamento delatorio o dilatorio contesta la tipologia di scelta progettuale, la campata unica. Ed invece connoterebbe l’area dello Stretto con un unicum che non verrebbe danneggiato dalla struttura. L’approvazione del progetto, d’altronde, è arrivato a seguito di tutti i pareri, compresi quelli ambientali e paesaggistici». L’assessore Catalfamo rivela anche come si stia pensando ad un’area dello Stretto «integrata anche grazie ai tanti progetti “risvegliati”, considerando il bacino d’utenza in modo unico, grazie ad esempio ad una tariffa unica per l’attraversamento o al rilancio dell’aeroporto di Reggio». L’assessore alle infrastrutture è convinta che «l’attuazione di un piano di opere pubbliche non può prescindere dalla adozione di un codice degli appalti radicalmente rinnovato e quindi un impianto burocratico che va assolutamente snellito».
In conclusione di trasmissione, le ultime battute sono dedicate alla politica. «In giunta si respira un’aria costruttiva. Dietro ci portiamo una perdita nel cuore e nella mente e ognuno di noi – conclude Domenica Catalfamo – sente ed ha il dovere di onorare il progetto ed il mandato iniziale».
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