PAOLA Continua il processo legato alla morte di Aneliya Dimova, donna di origini bulgare ma residente a Belvedere Marittimo, uccisa la notte tra il 30 agosto e l’1 settembre 2020. Questa mattina, al Tribunale di Paola, l’avvocato Alberto Grimaldi – difensore di Giuseppe Andrea Renda ritenuto dall’accusa responsabile del delitto – come questione preliminare ha ribadito l’eccezione di mancata specificazione dell’aggravante dei motivi abbietti e futili e di nullità del capo di imputazione relativo al suo cliente. Dopo due ore di camera di consiglio la Corte ha accolto l’eccezione sollevata dal legale, citando anche alcune sentenze e ripercorrendo la logica argomentativa dell’avvocato Grimaldi e invitando il pm a specificare meglio la stessa imputazione. Su tale nuova formulazione accusatoria, la Corte ha concesso alla difesa un termine per controdeduzioni e produzioni, rinviando all’udienza del 21 giugno per il prosieguo. (f.b.)
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