CATANZARO «Mediante interrogazione a risposta immediata ho inteso chiedere al
presidente facente funzione e alla Giunta della Regione Calabria di conoscere motivi e dinamiche alla base del mancato seguito al protocollo sottoscritto dalla Regione con Federfarma Calabria secondo cui si sarebbe dovuto provvedere all’inoculazione del vaccino anti-Covid anche nelle farmacie». Lo dichiara in una nota stampa il consigliere regionale di opposizione, Graziano Di Natale, a seguito della «mancata attivazione di un servizio ritenuto fondamentale nella lotta alla pandemia». «Dopo l’accordo del 19 aprile – spiega il vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta – fra il Governo, Federfarma e Assofarm, per la somministrazione delle fiale anti Sars CoV-2 da parte di farmacisti, la Regione Calabria, recependo l’imput governativo, ha sottoscritto, a sua volta, i protocolli d’intesa che definiscono le modalità di coinvolgimento di farmacisti, pediatri e odontoiatri nella campagna regionale di vaccinazione anti-Covid. Stando a quanto siglato con Federfarma Calabria, le farmacie avrebbero dovuto provvedere all’organizzazione logistica di veri e propri punti di vaccinazione». Il segretario-questore dell’assemblea regionale della Calabria, dopo aver intercorso molteplici incontri con gli addetti ai lavori, continua nella propria disamina: «Purtroppo, ad oggi, molte farmacie aderenti all’iniziativa non sono ancora operative per la somministrazione dei vaccini, sebbene la maggior parte dei farmacisti siano stati già opportunamente formati al fine di predisporre le attività necessarie per la somministrazione delle dosi, come stabilito nel protocollo stesso». Di Natale conclude – si legge ancora nella nota – con un’accorato appello non prima di aver espresso il proprio scetticismo sull’inspiegabile stallo: «Si tratta di un ritardo inaccettabile per il quale chiedo alla giunta di attivarsi immediatamente fornendo risposte concrete ai Calabresi. Non resterò in silenzio. Vaccinare più persone, nel minor tempo possibile, è unica fonte di speranza per la nostra regione, unitamente al rispetto delle norme anti-Covid in vigore. La campagna vaccinale ha bisogno di una spinta propulsiva che risulti decisiva. Auspico che i Calabresi possano vaccinarsi anche nelle farmacie, e resto vigile in attesa di risposte chiare da chi è deputato al governo di un territorio sferzato dall’emergenza sanitaria».
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