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Nocera, giunta Albi al capolinea: si dimettono il sindaco e la maggioranza

Amministrazione travolta dall’operazione “Alibante”. Il sindaco: «I percorso di cambiamento non può avere zone d’ombra»

Pubblicato il: 07/05/2021 – 11:58
di Giorgio Curcio
Nocera, giunta Albi al capolinea: si dimettono il sindaco e la maggioranza

NOCERA Il sindaco di Nocera Terinese, Antonio Albi, e tutti i consiglieri di maggioranza hanno presentato formalmente questa mattina le proprie dimissioni. Una decisione arrivata quattro giorno dopo il blitz della Dda di Catanzaro “Alibante” che ha letteralmente travolto il Comune di Nocera e tutta l’amministrazione. Insieme al primo cittadino, hanno rassegnato le proprie dimissioni anche i consiglieri di maggioranza Giuliano Trunzo, Lidio Manfredi, Patrizia Vaccaro, Walter Manfredi e Giampaolo Cristofaro.

«Il percorso di cambiamento non può avere zone d’ombra»

Antonio Albi

In una nota l’ormai ex primo cittadino del centro catanzarese scrive che «gli ultimi avvenimenti mi hanno determinato a rassegnare le dimissioni, nel convinto rispetto del lavoro della magistratura e del diritto di difesa degli indagati. I tempi di giustizia però sono incompatibili con quelli della politica e con l’esigenza di certezze». Antonio Albi scrive inoltre che «il percorso di cambiamento non può avere zone d’ombra e dunque con la stessa responsabilità che mi ha convinto di guidare l’amministrazione, oggi lascio il governo della città dopo una esperienza vissuta con entusiasmo tra tante difficoltà per carenze di risorse umane, per le finanze dissestate, per il disordine amministrativo ereditato dalle passate amministrazioni e per un contenzioso senza controllo». «Certo della considerazione da parte della cittadinanza che il mio operato è stato improntato a onestà e spirito di abnegazione, con immutato senso del dovere nei confronti dei miei cittadini».

Le accuse a Francesco Cardamone

Il blitz condotto dalla Dda, coordinato dal procuratore Nicola Gratteri, avevi infatti portato all’arresto del vicesindaco di Nocera, Francesco Cardamone, al quale il primo cittadino Albi aveva già revocato l’incarico. L’appuntato dei carabinieri, finito ai domicialiari, per il gip Ferrante è «risultato essere persone estremamente vicina a Carmelo Bagalà, al quale aveva anche rivelato l’esistenza di indagini a suo carico» ed è accusato di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, accesso abusivo a un sistema informatico e telematico e concorso esterno in associazione mafiosa. Ma non solo. I carabinieri hanno verificato che dalla Stazione dei carabinieri di Lamezia Terme Sant’Eufemia dove Cardamone prestava servizio, erano state effettuate tre interrogazioni in banca dati.

Fernanda Gigliotti-nocera

Le dimissioni della minoranza

Ieri, intanto, i consiglieri di opposizione Fernanda Gigliotti, Vittorio Matteo Macchione, Saverio Russo e Gianluca Filandro avevano già rassegnato le dimissioni, seguiti poi da Armando Motta, presidente del Consiglio comunale. «Noi ci siamo dimessi – aveva scritto Fernanda Gigliotti in un post apparso sui social- da un consiglio eletto in una campagna elettorale violentemente e fortemente condizionata. Un’altra occasione persa dal Sindaco Albi, l’ultima, per dimostrare senso di responsabilità, lucidità istituzionale ed autonomia». (redazione@corrierecal.it)

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