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la manifestazione

Senza guardia medica da due mesi, la protesta dei cittadini di Longobucco – FOTO E VIDEO

Protesta questa mattina davanti alla sede Asp di Rossano. Il sindaco Pirillo: «Spero che emergano responsabilità se ve ne sono»

Pubblicato il: 07/05/2021 – 12:31
di Luca Latella
Senza guardia medica da due mesi, la protesta dei cittadini di Longobucco – FOTO E VIDEO

Longobucco è sul piede di guerra. Da due mesi non hanno più nemmeno il medico di guardia e così il presidio sanitario più vicini è – a 60 chilometri – l’ospedale di Rossano.
Questa mattina un gruppo nutrito di cittadini longobucchesi hanno manifestato e organizzato un sit-in di protesta davanti alla sede Asp di Rossano. Una delegazione è stata poi ricevuta dal direttore del distretto sanitario Ionio, Antonello Graziano, il quale ha fatto intendere che la risoluzione del problema non è poi così semplice perché mancano fisicamente i medici e le norme non aiutano a individuare soluzioni tampone.
Alla manifestazione indetta dalla Cgil e dalla Cisl era presente anche il sindaco del comune di Longobucco, Giovanni Pirillo.

«Chiediamo la riapertura»

«Non vogliamo i miracoli – dice il sindacalista della Cisl, Walter Cesare Sapia – se poi hanno deciso che nelle zone interne dobbiamo morire, ci avvisino così vediamo di organizzarci». «Anche a Longobucco – spiega il sindaco Pirillo – viviamo situazioni diffuse un po’ in tutta la Regione. Siamo qui per chiedere la riapertura della guardia medica, augurandoci che emergano responsabilità se ve ne sono».

guardia medica-sit in-longobucco

Il direttore del distretto ha, per certi versi, disilluso le speranze. «Il problema riguarda molti comuni sostiene Graziano – c’è carenza di medici e ci stiamo impegnando per reperire le risorse ma fra le specializzazioni e impegno per le emergenza Covid, le unità che avevamo a disposizione non hanno confermato il loro interesse a ricoprire turni in guardia medica. Abbiamo 33 zone carenti su 52, servono 4 medici per ognuna delle 13 postazioni ed ad oggi abbiamo 12 titolari e 27 medici assunti trimestralmente». Il direttore del distretto ha investito del problema il commissario dell’Asp, Vincenzo La Regina che si è già attivato con l’ordine dei medici della provincia di Cosenza per risolvere la questione. «Ma non sarà facile – conclude Antonello Graziano – a meno che non si individuino forme legislative diverse, perché vi è incompatibilità fra la medicina di continuità assistenziale e la medicina generale, tra la continuità assistenziale e la specializzazione».
Insomma, un problema – a quanto pare – di difficile soluzione. Di certo però, comunità come quella di Longobucco che conta circa tremila abitanti e con l’ospedale più vicino a decine e decine di chilometri di tornanti, non può rimanere sguarnito di un presidio medico.

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