REGGIO CALABRIA «La Commissione speciale di vigilanza torna a riunirsi lunedì sulla vicenda del Corap». Lo rende noto il presidente Domenico Giannetta (FI) che dichiara: «il Corap è sotto la lente d’ingrandimento della Commissione. A maggior ragione ora che la Zes ha la sua vera occasione di rilancio dell’economia con i Recovery fund. Non sono più ammessi gli errori del passato».
«Il Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Corap) – dichiara il presidente Giannetta – continua ad attraversare una condizione di criticità, acuita dalla infelice procedura di liquidazione coatta amministrativa, voluta dalla precedente maggioranza e sonoramente bocciata dalla Corte costituzionale. In Commissione verificheremo lo stato di attuazione degli adempimenti e degli atti fondamentali, soggetti a valutazione e approvazione della Giunta regionale, previo parere delle Commissioni consiliari competenti».
«Un obbligo – specifica Giannetta – che il Corap ha sempre rimandato, ma che oggi diviene ineludibile non solo perché l’Ente è ritornato nella pienezza delle funzioni, ma anche perché il modello Zes ed il recupero delle aree industriali sono componenti centrali degli investimenti nella nuova programmazione nazionale di rilancio economico post pandemia. Siamo fermamente convinti che sussista una prospettiva di sviluppo per l’ente regionale, strettamente connesso agli obiettivi di rinnovamento del sistema economico e territoriale regionale e locale».
«Ma tutto ciò sarà possibile – evidenzia – purché tale prospettiva sia dimostrata dal nuovo assetto della governance consortile, rinnovata a seguito dell’annullamento della sciagurata legge regionale voluta da Oliverio, che ha prodotto danni notevoli».
«Preoccupano questa Commissione – incalza Giannetta – le risultanze delle indagini condotte dall’Autorità giudiziaria sulle precedenti gestioni commissariali ordinarie, le attente segnalazioni del revisore e gli allarmi delle organizzazioni sindacali in ordine ai costi prodotti nel corso della gestione liquidatoria e agli effetti conseguenti sul bilancio dell’Ente, che, se generati senza l’adeguata copertura nei bilanci consortili, rischierebbero di configurarsi come debiti ulteriori, collocabili “fuori bilancio”, e privi di autorizzazione e legittimità. A tal fine in Commissione esamineremo la condizione finanziaria ed amministrativo-gestionale del Corap, per evitare che si configuri la replica di una gestione assimilabile al più volte censurato “modello Asp” che prefiguri condizioni di ingestibilità dell’Ente».
«Aspetti su cui – conclude Giannetta – non potrebbero più essere applicabili ulteriori soluzioni legislative pasticciate e improvvisate, i cui effetti sono sotto la lente di ingrandimento della Commissione».
x
x