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la cerimonia

Cosenza, una panchina gialla per Giulio Regeni

E’ stata collocata su Corso Mazzini accanto a quella, di colore rosso, intitolata alla giornalista Maria Rosaria Sessa, uccisa nel 2002

Pubblicato il: 10/05/2021 – 18:55
Cosenza, una panchina gialla per Giulio Regeni

COSENZA La mobilitazione delle città per fare luce sulla vicenda di Giulio Regeni, il ricercatore italiano, dottorando presso l’Università di Cambridge, torturato ed ucciso in Egitto, tra gennaio e febbraio del 2016, passa anche da Cosenza. Da questa sera, la città di Cosenza, per iniziativa di Banca Mediolanum e con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, ha una panchina gialla (come il colore caro a Giulio, solare e splendente) intitolata al ricercatore friulano sulla cui tragica vicenda, a cinque anni dalla morte, non è stata fatta ancora chiarezza e nessuna verità è stata ancora accertata. La panchina gialla per Giulio Regeni è stata collocata su Corso Mazzini accanto a quella, di colore rosso, intitolata alla giornalista Maria Rosaria Sessa, uccisa nel 2002, e posizionata nel 2017 per ricordare, insieme a lei, tutte le donne vittime di femminicidio. La breve cerimonia è stata aperta dai saluti del Network Regional Manager di Banca Mediolanum, Ugo Lombardi, responsabile commerciale di Puglia, Matera e Calabria.

Il messaggio di Occhiuto

«Siamo particolarmente orgogliosi – ha sottolineato il primo cittadino Mario Occhiuto – che la città di Cosenza da questa sera faccia parte di quell’onda gialla che ha invaso le città italiane per testimoniare vicinanza e solidarietà alla battaglia di civiltà portata avanti ormai da cinque anni dai genitori di Giulio Regeni». «Ecco perché – ha aggiunto Occhiuto – abbiamo, senza indugio, accolto con particolare favore l’iniziativa di Banca Mediolanum, nella quale l’Amministrazione comunale di Cosenza si è immediatamente riconosciuta, di posizionare una panchina gialla nel cuore della città in ricordo di Giulio. Un luogo – ha detto ancora Occhiuto – dove passeggiano e trascorrono il tempo libero i nostri giovani che sono il nostro futuro ed ai quali vogliamo ricordare chi era Giulio Regeni, un giovane come loro, animato dai valori della cultura e della conoscenza e per propagare i quali ha avuto la vita spezzata, in circostanze che sono ancora avvolte nel più fitto mistero. Da Cosenza deve partire un messaggio che non può contemplare in nessun modo la rassegnazione, ma, in linea con quanto vanno chiedendo da tanto tempo i genitori di Giulio, rivendicare l’attenzione di tutti, a cominciare dalle istituzioni, per la verità e la giustizia, affinché, con la mobilitazione anche delle città, sia fatta piena luce su una vicenda dai contorni ancora troppo oscuri». Al termine dell’intervento del sindaco, è stata svelata la targa che è stata apposta sulla panchina gialla in ricordo di Giulio e sulla quale si legge, accanto alla dedica a Regeni “la sua curiosità, la sua dedizione per il mondo e per la cultura siano esempio per tutti”. La panchina gialla è stata quindi benedetta dal parroco Don Mario Ciardullo.

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