DECOLLATURA Marco Petrini, giudice già in servizio alla Corte D’Appello di Catanzaro, attualmente sospeso, ha presentato una denuncia-querela per diffamazione nei confronti dell’avvocato Marcello Manna, attuale sindaco di Rende. In una lettera indirizzata al ministro Giancarlo Giorgetti, al direttore di Rai3, al presidente e ai componenti della commissione di vigilanza Rai e dell’Agcom, Manna faceva riferimento ad alcuni stralci della trasmissione “Presa Diretta”, andata in onda su Rai3 il 15 marzo 2021 «lamentando un non corretto esercizio del diritto di cronaca e la violazione dei diritti del cittadino sottoposto a indagine giudiziaria», viene fatto presente nella querela presentata da Petrini, assistito dall’avvocato Francesco Calderaro del Foro di Castrovillari. Nella lettera a un certo punto si legge, in riferimento al servizio alle indagini della Procura di Salerno che hanno implicato anche Manna: «Perché si omette di riferire dei provvedimenti giudiziari definitivi ove il Petrini viene dichiarato persona intrinsecamente inattendibile e calunniatore seriale?». Un frase ritenuta dal querelante non vera e gravemente offensiva.
Il giudice sospeso Marco Petrini, condannato a 4 anni e 4 mesi per corruzione in atti giudiziari dal gup di Salerno lo scorso 23 novembre, ha collaborato con i magistrati campani rendendo una serie di dichiarazioni. Tra queste anche talune affermazioni che riguardano l’avvocato Marcello Manna – oggi iscritto nel registro degli indagati – il quale avrebbe pagato in due distinte occasioni il giudice Petrini, che accettava, per ottenere pronunce favorevoli, in un caso in un processo per omicidio nel quale è stato assolto il boss di Cosenza Francesco Patitucci. Le indagini sono ancora in corso e vedono indagati Manna, Petrini, Patitucci e l’avvocato Luigi Gullo con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. (ale. tru.)
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