CATANZARO «Il cambiamento passa anche dal rilancio delle pari opportunità su cui c’è molto da fare, come dimostra battaglia in Calabria per la doppia preferenza. Ma questo tema abbraccia anche il lavoro, la famiglia, la quotidianità e non ultima la sicurezza dal momento che la pandemia ha purtroppo accentuato le difficoltà e le sacche di disagio. Ma bisogna iniziare a parlare di questi temi, perché spesso manca la lettura più basilare degli eventi e la Calabria deve fare grosso scatto in avanti su questo. Anche in ottica europea e nel contesto del Recovery e della strategia finalizzata al superamento dei divari tra questo territorio e il resto del Paese. Divario che è prima di tutto di genere e che deve farci trovare pronti perché si tratta di una sfida cruciale». Lo ha dichiarato il commissario regionale del Pd, Stefano Graziano.
Interventi di spessore e carichi di contenuti quelli di Enrichetta Alimena, Lucia Nicoletti, Marina Caleffi, con la moderazione di Teresa Esposito, hanno consegnato a Nicola Irto riflessioni su quella che si presenta come un’occasione irripetibile per intervenire sulle diseguaglianze e rivoluzionare la Regione sul piano sociale, lavorativo ed economico che serviranno al futuro presidente per costruire un “piano per le donne”. Un cambiamento prima di tutto culturale e un approccio sistemico che alimenti circoli virtuosi. Tutti i progetti devono avere l’obiettivo di realizzare la parità di genere. Una chance da cogliere per rilanciare la Regione e essere in taluni settori anche un esempio d piccoli ma significativi modelli percorribili su scala nazionale. Anche in tema di servizi territoriali, la riflessione ha posto l’attenzione su quanto sia importante farsi trovare pronti con progetti innovativi e credibili pensati all’interno di un nuovo sistema di protezione sociale. Più fondi non bastano per una nuova progettualità, serve un impulso riformatore degno di questo nome.
Il tema della parità di genere deve entrare a pieno titolo nel dibattito politico e in Calabria questo aspetto diventa ancor più importante, perché «sulla nostra regione – ha evidenziato il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Nicola Irto – si concentrano sempre aspettative e attese maggiori rispetto ad altri contesti, come dimostra anche la battaglia per la doppia preferenza portata a compimento qualche anno fa e su cui peraltro anche altre regioni erano in forte ritardo. Ma tantissime sono le cose che questa regione deve ancora fare. Su tutti il grande tema delle riforme, ovvero di una stagione di ampio respiro che tracci la rotta di questa regione. A cominciare dalla sanità che il primo consiglio regionale della prossima legislatura dovrà affrontare, nel quadro di una strategia di riordino, prospettiva e indicazione chiara dell’dea di sanità del futuro che vogliamo avere. Ripartendo dall’assistenza territoriale, dal basso, dalla necessaria attività di filtro verso gli snodi ospedalieri e poi di integrazione sociosanitaria. Più generale poi, – ha evidenziato Irto – occorre aprire, anche sull’onda del Covid, una forte discussione sulla sanità pubblica e sul ruolo centrale dello Stato, ridisegnando ruoli e competenze. Il Covid ha assorbito gran parte delle energie, ha bloccato la prevenzione e la gestione degli altri problemi, rallentando le visite specialistiche e gli interventi. Uno scenario che esploderà nei prossimi anni. Le risorse del Recovery devono essere utilizzate proprio in funzione post Covid, – ha poi concluso Irto – disegnando uno spazio adeguato per le politiche di genere che nel Sud e in Calabria in particolare, sono la vera scommessa e la base stessa del percorso di riscatto. Essere innovatori e riformatori significa avere coraggio delle scelte. Donne, giovani e sud sono i tre ambiti sui quali si gioca la nostra partita».
Cecilia D’elia, portavoce della Conferenza nazionale delle democratiche, ha concluso i lavori con un’ampia disamina sul lavoro che è stato fatto ma soprattutto su quanto deve essere messo in campo, alla luce del Pnrr, per consentire un riscatto alle donne di Calabria e non solo.
«Grazie a Nicola Irto che si è messo a disposizione di tutti noi – ha affermato D’Elia – iniziando un percorso impegnativo, nel quale spero ci sarà presto modo di venire a sostenere con la nostra presenza. Vincere la battaglia in Calabria è importante per fare vincere il paese. C’è bisogno di futuro, si può fare e noi sosterremo Nicola sulla strada delle innovazioni» ha concluso la dirigente nazionale.
x
x