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la buona sanità

Spoke Paola-Cetraro, tecnica all’avanguardia nella gestione dell’infarto del miocardio

E’ stata implementata una nuova metodica nei casi selezionati di pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Cardiologica

Pubblicato il: 12/05/2021 – 11:56
Spoke Paola-Cetraro, tecnica all’avanguardia nella gestione dell’infarto del miocardio

COSENZA L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza comunica, nell’ambito della buona sanità e delle eccellenze nello Spoke Paola-Cetraro, una migliore e più moderna gestione dell’infarto acuto del miocardio, con una strategia diversificata in base al profilo di rischio, così come prescritto dalle linee guida internazionali. I pazienti affetti da infarto miocardico cosiddetto Nstemi, in base alle ultime linee guida della Società Europea di Cardiologia, rappresentano un gruppo eterogeneo di pazienti da sottoporre ad una diagnostica diversificata, scelta sulla base della presentazione clinica e della coesistenza di presenza concomitante nella stessa persona di due o più disturbi. Una forte raccomandazione è emersa circa il maggior impiego dell’angio Tc (Tomografia Computerizzata), coronarica in questo sottogruppo di pazienti. Questo esame si caratterizza per essere una sorta di indagine coronarografica non cruenta: al paziente viene somministrazione del mezzo di contrasto e con metodiche radiologiche viene ricostruita l’anatomia del circolo coronarico. Dalla stretta collaborazione tra l’Uoc di Cardiologia e l’Uoc di Radiologia dello Spoke Paola Cetraro è stata implementata questa metodica nei casi selezionati di pazienti affetti da infarto miocardico Nstemi, ricoverati in Terapia Intensiva Cardiologica al fine di assicurare un immediato inquadramento diagnostico.

L’angio Tc coronarica

L’utilizzo dell’angio Tc coronarica ha portato ad una netta riduzione del ricorso inappropriato ad esami coronarografici con incannulazione dei vasi arteriosi, riferisce il direttore Uoc (Unità Operativa Complessa) di Cardiologia, dottoressa Maria Teresa Manes, ed ha evitato di trasferire inutilmente molti pazienti per eseguire esami non indicati presso le strutture Hub, sovraccaricati dalla gestione dei pazienti con Covid. Il Direttore della Uoc Radiologia, dottore Antonio Lopez, ha sottolineato che grazie all’elevato valore predittivo negativo se dall’esame non emergono patologie del distretto coronarico si evita il ricorso ad altre indagini e si può concludere l’iter diagnostico.
Questo progetto ha avuto la stretta condivisione della Struttura Commissariale dell’Asp di Cosenza, (Vincenzo La Regina e Martino Rizzo), sensibile anche al trattamento delle patologie cardiovascolari , che purtroppo rappresentano una tra le prime cause di mortalità.

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