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Ai vertici di Volkswagen la calabrese Daniela Cavallo

Il padre aveva trovato fortuna in Germania come operaio dell’azienda automobilistica, le disse: «E’ l’impresa migliore investi il tuo futuro qui»

Pubblicato il: 13/05/2021 – 12:03
Ai vertici di Volkswagen la calabrese Daniela Cavallo

WOLFSBURG Daniela Cavallo, 46 anni, è il nuovo capo del comitato aziendale del Gruppo Volkswagen, che rappresenta oltre 600mila dipendenti in tutto il mondo. Nata a Wolfsburg è figlia di immigrati calabresi che si sono trasferiti in Germania negli anni del boom economico e oggi è la prima donna ai vertici del colosso automobilistico tedesco. Subentra al posto di Bernd Osterloh, quel leader che per molto tempo era stato definito “l’uomo più potente della Volksvagen”. Osterloh (64 anni) aveva ricoperto questo ruolo dal 2005 e dal prossimo primo maggio diventerà chief human resources officer presso Traton, che è la divisione di Volkswagen che si occupa del settore autocarri.

Daniela Cavallo

Le origini calabresi di Cavallo

Il nuovo capo della più nota azienda automobilistica tedesca è figlia di un immigrato calabrese che negli anni Settanta si trasferì in Germania, a Wolfsburg vicino ad Hannover, per lavorare come operaio proprio alla Volkswagen, quella che all’epoca era la più grande impresa del paese a partecipazione statale. Erano gli anni del rilancio dell’economia e i lavoratori italiani hanno dato un forte contributo alla ripresa e allo sviluppo industriale della Germania. La famiglia Cavallo cominciò così in quegli anni a costruire la sua piccola fortuna, i “Gastarbeiter”, come venivano chiamati i lavoratori stranieri, guadagnavano bene rispetto agli standard a cui erano abituati nella loro terra d’origine e qualcuno di loro preferiva farsi licenziare per rientrare in patria con i guadagni maturati. In questo contesto è nata Daniela Cavallo, che per le scelte dei suoi genitori è cresciuta a Wolfsburg, dove il padre ha deciso di rimanere, come membro dello staff della catena di montaggio del Käfer, il Maggiolino. «Papà mi disse che la Volkswagen era la migliore impresa, se ottieni un posto di apprendista, il tuo futuro è assicurato», ha raccontato Daniela in un’intervista a Business Magazine. Lei ha ascoltato il consiglio dei genitori, è entrata in azienda nel ’94 mentre stava studiando economia, dal 2002 fa parte del consiglio di fabbrica e oggi detiene il ruolo più importante di uno dei colossi dell’industria automobilistica tedesca.

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