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La lettera aperta

Casa della Salute di Amantea, «Longo ancora non risponde»

I rappresentati della rete comprensoriale “Difendiamo la salute” lanciano un nuovo appello al commissario alla Sanità: «Venga a visitare il Poliambulatorio»

Pubblicato il: 13/05/2021 – 17:18
Casa della Salute di Amantea, «Longo ancora non risponde»

AMANTEA «Il percorso che da circa cinque anni abbiamo intrapreso è sempre stato caratterizzato dalla ricerca di positive interlocuzioni istituzionali per far emergere istanze, partecipare ragioni e raggiungere risultati nell’interesse di tutti». È l’incipit della lettera aperta che i rappresentati della “Rete Comprensoriale Difendiamo la Salute” di Amantea hanno rivolto al commissario alla Sanità Guido Longo che proseguono: «Tuttavia, non senza amarezza, siamo costretti a rilevare che questa è la quinta volta che in poco tempo le scriviamo e che lei non si è degnato mai una volta di darci una risposta».
«Siamo stanchi dei silenzi che lei riserva a chi la sta semplicemente invitando a prestare la dovuta attenzione – aggiungono – a quanto previsto (negli ultimi quattro anni) dagli atti di programmazione dell’Asp di Cosenza: l’evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute. Atti ratificati dai diversi Commissari che si sono susseguiti, Lei compreso».
«Oggi – sottolineano gli esponenti della Rete – è esplosa, anche mediaticamente, la polemica sui fitti pagati per la dotazione degli spazi necessari allo svolgimento delle prestazioni poliambulatoriali. Eppure, la soluzione anche a questo problema Le viene offerto proprio dall’Azienda sanitaria provinciale – ancora costretta a pagare questi fitti – con il completamento del Poliambulatorio propedeutico alla realizzazione della Casa della Salute».
«Da tempo denunciamo, e di ciò l’abbiamo resa partecipe – sostengono ancora – lo spreco derivante da una struttura incompleta e che, invece, si presta a divenire modello di decentramento territoriale di molti servizi sanitari. Una prospettiva che accorcerebbe la distanza tra i cittadini e la sanità pubblica, che renderebbe il sistema Sanitario più efficiente (si pensi, ad esempio, a come ne beneficerebbero – anche in termini di minore pressione sui pronto soccorsi – i nosocomi vicini) e contribuirebbe alla rivoluzione culturale che deve travolgere il modello di assistenza sanitaria». «Senza considerare – precisano – quanto una buona sanità territoriale sarebbe funzionale alla  gestione dell’attuale momento pandemico».
«Da tempo la stiamo invitando a venire a visitare il Polimabulatorio – concludono – per vedere con i suoi occhi le potenzialità della struttura e l’attuale spreco di spazi. Ma, se non vuole scomodarsi a venire ad Amantea, ci convochi: saremo ben lieti di parteciparle a voce le istanze di un territorio che merita maggiore dignità sanitaria e socio assistenziale».

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