PRAIA A MARE Non solo bandi costruiti su misura, ma anche un concorso per l’assunzione di un operaio figura tra le ipotesi di reato contestate dalla Procura di Paola guidata da Pierpaolo Bruni agli indagati nell’operazione “Amici in Comune” eseguita dai Finanzieri della Tenenza di Scalea e che ha portato ad indagare 14 persone tra funzionari pubblici, imprenditori e l’attuale sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò. Proprio il primo cittadino del comune dell’Alto tirreno cosentino viene chiamato da Alfonso Francesco Alimena (per il quale il gip ha rigettato la richiesta di misure cautelare) presidente della Commissione del concorso indetto dal Comune di Praia a Mare per selezionare un operaio specializzato in macchine operatrici di categoria B. Sul piatto un contratto a tempo indeterminato.
Dalla lettura delle intercettazioni «emerge un quadro indiziario grave in relazione a condotte di favoritismo a sostegno di due dei candidati alla selezioni pubblica». Le captazioni degli investigatori cristallizzano una discussione che vede protagonisti Praticò ed Alimena, al quale il sindaco confessa la volontà di mettere a bando due concorsi: quello per operaio ed un altro per capo dell’ufficio avvocatura comunale. «Nomino io le commissioni – assicura Alimena – per l’avvocato devo interpellare un amico mio…se viene siamo a posto, insomma, hai capito…». Il capo della Commissione si attiva – come evince da numerose intercettazioni nelle carte dell’inchiesta – per reperire i membri della commissione, chiama Rosa Grisolia, responsabile area amministrativa generale al comune di Praia a Mare, per comunicarle la scelta e discute con i componenti della commissione annunciando che in merito alla prova relativa all’escavatore «stabiliranno sul posto gli idonei e che per l’orale manderà le domande», inoltre Alimena «chiede chi è il ragazzo a cui dovrebbero far vincere il concorso». «Mò gli mando per emali le domande dell’orale…però chi è il ragazzo?». La documentazione è ormai pronta, Alimena ha concluso il suo lavoro e lascia «un biglietto alla Grisolia che deve leggerlo con attenzione». Secondo gli investigatori, nel biglietto sarebbero presenti «precise indicazioni che si possono modificare».
Il concorso è riservato ad un solo vincitore, ma sono in tanti ad ambire ad un contratto a tempo indeterminato. Rosa Grisolia fa un nome, poi la stessa persona risulterà vincitore del bando mentre il sindaco Praticò, sollecitato da una conoscente, cerca di «sponsorizzare» un altro soggetto che si piazzerà al secondo posto della graduatoria finale. In una conversazione «Praticò lascia intendere ad Alimena che per il secondo e terzo idonei al concorso ha i posti per assumerli successivamente al Comune di Praia a Mare» mentre con Rosa Grisolia si lascia andare ad una confessione in merito ai partecipanti: «cosu e basta! Lati (gli altri) tutti ara casa, non posso portare uno là, già ce ne sono tanti». Sarà lo stesso sindaco ad occuparsi di incontrare chi di dovere per «fare avere le domande che dovrà imparare a memoria e poi dovrà strappare». La scena viene ricostruita grazie alle intercettazioni, Praticò raggiungerà una persona lontano dal proprio ufficio per consegnare un foglio contenente domande e risposte dell’esame. «Risposta, domanda risposta, s’addà imparà a memoria! (deve impararle a memoria) e sciancali (strappali) dopo!».
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