Ultimo aggiornamento alle 22:54
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

operazione bis

Doppi pagamenti dell’Asp di Reggio Calabria ad una clinica di Siderno: 19 indagati – NOMI E VIDEO

Chiesto il rinvio a giudizio per l’ex commissario straordinario Gioffrè, per i manager dell’Azienda, e per l’ex assessore regionale Fragomeni

Pubblicato il: 13/05/2021 – 8:26
Doppi pagamenti dell’Asp di Reggio Calabria ad una clinica di Siderno: 19 indagati – NOMI E VIDEO

REGGIO CALABRIA Conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio di 19 soggetti, tra cui il commissario straordinario, il direttore generale e il direttore amministrativo dell’Asp di Reggio Calabria, nonché l’assessore regionale pro tempore, una delle attività d’indagine in corso a danno del Servizio sanitario calabrese. Le attività di indagini, che hanno riguardato i doppi pagamenti erogati dalla citata Azienda Sanitaria Provinciale in favore di una clinica privata di Siderno, sono state condotte dai finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria – sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri, coordinata dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e da Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua.

Il sequestro e le doppie fatture

L’azione repressiva è culminata con un provvedimento di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro, disposto dal Tribunale di Reggio Calabria, a seguito di indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che hanno permesso di constatare una duplicazione di pagamenti, per oltre 4 milioni di euro, corrisposti dall’Azienda Sanitaria Provinciale reggina a favore di un privato, lo Studio radiologico Srl di Francesco Fiscer, operante nel settore dell’erogazione di prestazioni diagnostiche ai pazienti in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Le indagini si sono concentrate sul dettagliato esame di un accordo transattivo, concluso nel 2015 tra l’Ente Pubblico ed il fornitore, con il quale è stato disposto il pagamento, in favore di quest’ultimo, della somma di quasi 8 milioni di euro (tra capitale, interessi di mora e spese legali) a saldo di crediti pregressi, presuntivamente vantati come non ancora riscossi. I militari hanno, quindi, analizzato nel dettaglio ciascuna delle quasi cento fatture in questione, relative ad oltre dieci anni di prestazioni sanitarie, appurando che una notevole parte delle stesse, dichiarate non pagate dallo studio radiologico in questione e poste a fondamento di diversi decreti ingiuntivi divenuti esecutivi a seguito della mancata opposizione dell’Asp reggina, erano state già liquidate per un ammontare complessivo di oltre 4 milioni di euro, compresi interessi. A

Il video

La richiesta di rinvio a giudizio

Dopo gli interrogatori eseguiti nei confronti di coloro che ne hanno fatto richiesta, la Procura ha richiesto il rinvio a giudizio di 19 indagati. I reati contestati sono quelli di falso ideologico e truffa aggravata nei confronti del rappresentante legale e di altri individui riconducibili allo studio radiologico, dei funzionari dell’Asp e di altri 13 soggetti, ritenuti a vario titolo responsabili. Tra le contestazioni a carico del rappresentante legale Francesco Fiscer e del socio di fatto dello Studio radiologico, figura anche quella per l’ipotesi di reato di autoriciclaggio, per aver trasferito complessivamente quasi 1 milione e 400mila euro, provento del delitto di truffa, per ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa. Contestato, inoltre, il reato di riciclaggio ai quattro soci dello studio radiologico, per aver percepito i dividendi frutto dei proventi della truffa. Le Fiamme Gialle reggine, hanno posto l’attenzione anche sugli aspetti economico-finanziari, riconducendo a tassazione i proventi illeciti percepiti dal legale rappresentante pro tempore dello studio radiologico. L’attività eseguita ha permesso di constatare una base imponibile sottratta a tassazione, ai fini delle imposte sui redditi ed ai fini Irap pari ad 2milioni e 300mila euro ed un Irap dovuta pari a quasi 111 mila euro. Il cerchio investigativo si è concluso con un’ulteriore attività effettuata a favore della Procura Regionale della Corte dei Conti, alla quale, è stato comunicato l’ingente danno erariale scaturito dalle condotte illecite perpetrate dai funzionari dell’ente sanitario, pari ad oltre 4 milioni di euro.

Nomi

Francesco FISCER
Giuseppe Maria LATELLA
Giuseppe FALCONE
Salvatore BARILLARO
Raimondo DELFINO
Bruno LOGOZZO
Daniela NOCERA
Francesco SORRENTINO
Antonio VARTOLO
Caterina CARACCIOLO
Pietro Armando CRINÒ
Giuseppe FISCER
Roberta Maria STRANGIO
Ermete TRIPODI
Pasquale STALTARI
Santo GIOFFRÈ
Antonino STRANGIO
Maria Teresa FRAGOMENI
Raffaele D’OTTAVIO

Per quanto riguarda gli enti:
Studio radiologico sas di Francesco Fiscer & Co.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x