COSENZA Un appartamento a soqquadro e il corpo senza vita di una donna, Mirella Spadafora di 68 anni. Il 12 maggio scorso in via Sybaris, a Cosenza, i carabinieri guidati da Giuseppe Merola sono intervenuti a seguito della denuncia di scomparsa dei familiari della vittima che non avevano notizie della donna da alcuni giorni. Una volta giunti sul posto, i militari hanno rinvenuto il cadavere della 68enne, privo di segni di violenza. Sul caso è calato il silenzio, ma la famiglia della donna vuole vederci chiaro ed ha chiesto all’avvocato Chiara Penna di sollecitare ulteriori accertamenti tecnici. Il legale ha avanzato richiesta ufficiale al pm e chiesto che vengano svolte alcune attività di analisi
scientifiche sul luogo del delitto ed i conseguenti accertamenti tecnici irripetibili.
L’appartamento dove Mirella Spadafora è stata trovata senza vita non è stato posto sotto sequestro. Motivo per cui, l’avvocato Penna ha chiesto il prelievo del materiale biologico (tracce ematiche e sostanze di altra natura presenti sul pavimento dell’immobile); accertamenti dattiloscopici sul telefono cordless, sulla spina del telefono trovata
staccata dalla presa muro e su ogni altra superficie di interesse investigativo. Inoltre, la famiglia della vittima si aspetta che gli investigatori possano analizzare anche gli indumenti rinvenuti sul pavimento presumibilmente indossati dalla Spadafora prima del decesso. Ed infine, viene chiesto il sequestro del telefono cellulare in uso alla
vittima e l’analisi dei tabulati telefonici. Per evitare qualsiasi inquinamento della scena e delle prove è stato precluso l’ingresso all’appartamento a qualsiasi soggetto.
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