LAMEZIA TERME «Il ritardo dell’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza, nei Comuni ricadenti nell’ambito del Comune di Lamezia Terme, non è più tollerabile». Lo affermano in una nota gli enti facenti parte dell’Unione dei Comuni “Monte Contessa” (Comune di San Pietro a Maida, Comune di Maida, Comune di Cortale, Comune di Jacurso).
«Oggi – continuano – il personale già esiguo presente nei Comuni, non riesce quasi a garantire più i servizi essenziali. Ad oltre un anno dall’approvazione dei criteri per la realizzazione dei progetti utili alla collettività (Puc), che ha visto i nostri Comuni promuovere e attivare tutte le procedure richieste (iscrizione alla piattaforma GePI, nomina di un dipendente comunale come responsabile dei progetti, attivazione Puc e colloquio ai percettori di reddito di cittadinanza), ci chiediamo perché gli stessi non siano ancora partiti, a differenza di altri ambiti territoriali. Sono mesi che siamo in attesa della loro attivazione e dopo diversi solleciti (da parte di più Comuni) agli uffici dell’ambito di Lamezia Terme (sia scritti che verbali), siamo esasperati da tale ritardo».
«Ritardo – concludono – che rischia di aggravare ulteriormente il bilancio dei nostri Enti, in quanto avendo la possibilità di avviare i Puc, siamo costretti ad attingere a risorse proprie di bilancio, per attività che sarebbero potute essere svolte dai percettori del reddito di cittadinanza. Nell’interesse delle amministrazioni che guidiamo, auspichiamo che non si tergiversi oltre, e che venga data immediatamente autorizzazione agli Enti per l’utilizzo dei percettori di reddito tramite l’attivazione dei Puc già predisposti».
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