CORIGLIANO ROSSANO «Vietato nascere. Leso il diritto alla cura dei bambini. Dal prossimo uno giugno c’è il reale rischio che il reparto di ostetricia dell’ospedale di Corigliano debba chiudere e che al pronto soccorso dell’ospedale di Castrovillari non saranno forniti servizi di consulenza pediatrica». A lanciare l’allarme sono il segretario generale della Cgil comprensoriale, Giuseppe Guido, e il segretario generale comprensoriale della Fp Cgil, Vincenzo Casciaro. «I reparti di pediatria degli spoke di Corigliano e Cetraro sono in sofferenza. La grave carenza di medici pediatri – sostengono Casciaro e Guido – rischia di travolgere le due strutture, che fino ad oggi hanno retto solo grazie alla grande abnegazione dei pochi medici disponibili (3 su Corigliano, 4 su Cetraro) che garantiscono il funzionamento dei reparti h24, ma anche grazie alla convenzione con una società cooperativa di medici pediatri, operativa solo per Corigliano e al pronto soccorso di Castrovillari, che fino a fine maggio garantirà i turni concordati, ma che dall’uno giugno ha annunciato la propria indisponibilità a continuare, non essendo stati regolarizzati gli incarichi né effettuati i pagamenti arretrati». Nei giorni scorsi, si evidenzia nella nota, «la Fp Cgil Pollino Sibaritide Tirreno ha richiesto all’Azienda sanitaria provinciale, per il buon funzionamento del reparto di pediatria di Cetraro, di procedere a contrattualizzare gli specializzandi pediatri, come previsto dal cosiddetto ‘decreto Calabria’, e, nelle more, di estendere anche a Cetraro la convenzione con la cooperativa che fino a oggi ha garantito turni di servizio alla Pediatria e Ostetricia di Corigliano e al Pronto Soccorso di Castrovillari. E invece, è arrivata la doccia fredda: non solo non abbiamo notizie in merito all’ingaggio degli specializzandi, ma addirittura la cooperativa annuncia che dall’uno giugno non erogherà più i suoi servizi, per nessuno degli spoke individuati». «Questo comporterà che, a breve – sottolineano Casciaro e Guido – Corigliano sarà costretta a chiudere Ostetricia, e quindi sull’intero Jonio cosentino non sarà più possibile partorire e che a Castrovillari non potranno essere forniti servizi di consulenza pediatrica al Pronto soccorso; a Cetraro il Reparto di pediatria dovrà decidere per la chiusura, non potendo pretendere ancora più a lungo che i pochi Medici presenti garantiscano i turni h24, in aperta violazione delle norme regolanti i turni di lavoro e i necessari riposi. È pertanto necessario che l’Asp assuma una forte decisione, affinché siano garantiti i diritti dei medici-lavoratori e, insieme, i diritti dei cittadini».
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