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Spirlì all’ospedale della Sibaritide: «Sarà fondamentale per il territorio». E al PalaBrillia fa il “padrone di casa” – VIDEO

Il presidente a Corigliano Rossano visita lo stato dei cantieri e l’hub vaccinale. «Continueremo a chiedere l’azzeramento del debito sanitario»

Pubblicato il: 18/05/2021 – 15:58
di Luca Latella
Spirlì all’ospedale della Sibaritide: «Sarà fondamentale per il territorio». E al PalaBrillia fa il “padrone di casa” – VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO Con la sua visita «estemporanea» a Corigliano Rossano, Nino Spirlì ha toccato con mano due grandi realtà: il costruendo ospedale della Sibaritide e l’hub vaccinale regionale attivato nel PalaBrillia.
Non un blitz vero e proprio, quindi, ma una «sorpresa», probabilmente anche per evitare che cantiere e palazzetto dello sport si “vestissero a festa” o celassero i problemi.
Il presidente della Regione facente funzioni è sembrato comunque soddisfatto dei due sopralluoghi, tanto che al PalaBrillia si è amabilmente intrattenuto con la gente in fila proveniente da tutta la provincia. Spirlì ne ha raccolto gli umori e se si è soffermato con tutti quelli che gli hanno chiesto di scambiare due chiacchiere o un selfie.
Al PalaBrillia, peraltro, ha vestito subito i panni del “padrone di casa”, invitando l’organizzazione a prestare supporto alle decine e decine di persone in fila sotto il sole intorno alle 13,00.

«L’ospedale della Sibaritide sarà fondamentale per un territorio colpito da gravi carenze sanitarie»

Giunto sui cantieri dell’ospedale della Sibaritide intorno alle 11,30, accompagnato dal responsabile del procedimento Domenico Pallaria, Spirlì ha incontrato il presidente della società appaltante, la “D’Agostino Costruzioni”, Angelo Antonio D’Agostino e il responsabile tecnico del concessionario, Giovanni Loglisci.
«Sono molto contento di averci creduto e di aver contribuito alla realizzazione di un’opera fondamentale per un territorio che patisce gravi carenze sanitarie, negli anni accentuate da una evidente disattenzione istituzionale. Un sopralluogo a sorpresa, quello di oggi – ha aggiunto Spirlì – per verificare di persona cosa sta accadendo. La grande soddisfazione è vedere i grandi sviluppi di un cantiere partito solo tre mesi fa, quando ho autorizzato l’inizio dei lavori. Era necessario un pizzico di coraggio per garantire ai calabresi la nascita di un ospedale con 376 posti di degenza: 330 posti ordinari e 46 posti di terapia intensiva. Sarà una struttura molto importante che andrà a sostituire i vecchi ospedali di Rossano e Corigliano, ottimizzando l’offerta sanitaria in un territorio che ne ha assoluta necessità».
A proposito di tempi e cronoprogramma, Spirlì è sembrato soddisfatto. «Siamo già in fase avanzatissima. Entro la fine di questa estate – ha detto ancora al Corriere della Calabria – avremo già la copertura di un primo piano del plesso e molto velocemente si andrà verso la realizzazione degli altri tre. Ho potuto notare un cantiere in fermento e siamo convinti che per il 2023 l’ospedale sarà disposizione dei cittadini».

«Continuerò a chiedere al Governo l’azzeramento del debito sanitario»

«Mi sto battendo da mesi – è andato avanti il presidente facente funzioni – per chiedere al governo l’azzeramento del debito della sanità, che non significa azzerare le responsabilità di chi ci ha marciato o ha eventualmente rubato, di questo se ne sta già occupando la magistratura. V’è bisogno di uno spartiacque fra ciò che è accaduto prima del 2020 e quello che sarà dal 2021 in poi. Dopo questo stralcio è necessario che la sanità torni nelle deleghe della Regione, ma che sia affiancata dal Ministero della Difesa e quindi dall’esercito come sta accadendo per la campagna vaccinale, per i prossimi due o tre anni».

«La campagna vaccinale prosegue spedita»

«La mia idea di puntare sull’ausilio dell’esercito, quindi, non era poi così peregrina se la campagna vaccinale sta proseguendo e la Calabria sta recuperando terreno. Certo, siamo quartultimi – ha detto ancora – ma in una regione come la nostra con una sanità debole e indifesa credo sia un buon risultato. Insomma, se la sanità non tornerà ad essere governata dalla Regione non risolveremo mai i problemi come quello della chiusura della Rianimazione dello spoke di Corigliano Rossano».

Stasi: «Siamo ottimisti»

Sul cantiere dell’ospedale della Sibaritide c’era anche Flavio Stasi. «Sono un periodico frequentatore di questi luoghi – ha detto il sindaco di Corigliano Rossano –. Non sono tranquillo perché non bisogna esserlo mai, ma certamente sono ottimista. I lavori stanno avanzando, l’obiettivo è quello di terminare entro il 2023 e mi sento di essere ottimista. Dovremo poi pensare ad aggiornare le dotazioni interne rispetto al progetto originario perché di tempo, nel frattempo, ne è passato e le tecnologie e le organizzazioni ospedaliere cambiano. Il cronoprogramma? Se si sforano i tempi l’azienda costruttrice sarà costretta a pagare delle penali e questa è una delle garanzie migliori. Sarò sincero – ha concluso Stasi – mi sembra ci sia interessa da parte della committenza e da parte di chi sta svolgendo i lavori a recuperare terreno».

L’ospedale della Sibaritide

La realizzazione dell’ospedale della Sibaritide prevede una dotazione generale di 376 posti letto. L’importo complessivo dell’opera, che risale a un Accordo di programma del 2007, è di 143 milioni di euro. L’approvazione definitiva del progetto risale al maggio 2019. Lo scorso 3 novembre il presidente Spirlì ha firmato la consegna dei lavori. Attualmente sono in corso le lavorazioni relative all’armatura delle travi di fondazione dell’edificio ospedaliero e al getto di pilastri, travi e solai dell’edificio tecnologico. (l.latella@corrierecal.it)

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