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Commissione giustizia al Sud, Ferro: «Priva di ogni ragionevole motivazione»

Il deputato di FdI: «Scelta offensiva della dignità, della professionalità e del lavoro svolto quotidianamente negli uffici giudiziari»

Pubblicato il: 19/05/2021 – 14:11
Commissione giustizia al Sud, Ferro: «Priva di ogni ragionevole motivazione»

CATANZARO «L’istituzione di una Commissione con il compito di esportare nei distretti giudiziari del Sud Italia la ‘buone pratiche’ formatesi negli uffici giudiziari del centro nord è priva di ogni ragionevole motivazione, e ha il solo effetto di mortificare l’impegno di magistrati impegnati in contesti delicati, che riescono ad ottenere risultati straordinari nonostante le croniche carenze di organici e mezzi». È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, segretario della Commissione parlamentare antimafia, commentando il decreto interministeriale varato dai ministri Cartabia e Carfagna. «Concordo con i magistrati del Sud – continua Wanda Ferro – che giudicano l’istituzione della commissione una scelta offensiva della dignità, della professionalità e della dedizione al lavoro svolto quotidianamente negli uffici giudiziari. I magistrati meridionali vengono quasi etichettati come i responsabili delle disfunzioni e dei ritardi della giustizia, che sono invece imputabili a decenni di risposte mancate da parte dei governi nazionali. I magistrati dei distretti del Sud – anche nel corso delle audizioni della Commissione antimafia – continuano a chiedere personale, mezzi, strutture adeguate per ospitare i processi. Nominare una commissione di studio vuol dire solo non volere affrontare i problemi in maniera risolutiva. Quanto a buone pratiche, l’esperienza accumulata dai magistrati del Sud, soprattutto in materia di contrasto alle organizzazioni criminali, rappresenta un modello da seguire in tutta Europa e nel mondo, come attestato ad esempio dalle missioni in Calabria dei vertici operativi dell’Interpol e dell’Fbi. E ancora, per restare in Calabria, posso ricordare la realizzazione in tempi brevissimi a Lamezia Terme della più grande aula bunker del Sud Italia, che sta già ospitando processi con centinaia di imputati, e la prossima ultimazione dei nuovi uffici della Procura di Catanzaro: segno che non c’è carenza di capacità organizzativa, ma è decisiva la volontà politica, a Roma, di dare risposte alle richieste provenienti dai territori. Chiedo quindi ai ministri Cartabia e Carfagna di revocare un decreto che dimostra solo una grave sottovalutazione delle capacità professionali e organizzative dei magistrati che operano negli uffici giudiziari del Mezzogiorno».

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