REGGIO CALABRIA “Boom” di pratiche “fuori sacco”. L’apertura dei lavori del Consiglio regionale odierno ha visto l’inserimento di una serie di nuovi punti aggiuntivi all’ordine del giorno prestabilito talmente lunga da far pensare al classico “assalto alla diligenza” da fine legislatura. Si tratta di mozioni, gran parte delle quali proposte dalla maggioranza, ma anche di due tre nuove proposte di legge regionale. Nel dettaglio, sono state proposte, e inserite dopo il voto dell’aula, mozioni in tema di riequilibrio nel riparto dei fondi europei per l’agricoltura, di Ponte sullo Stretto, di professioni turistiche, della situazione di crisi del Suem 118 dell’Asp di Catanzaro, di dragaggio dei porti, di edilizia di culto. Inoltre, sono state inserite all’odg una proposta di legge regionale, suggerita da Baldo Esposito (Cdl), sulla proroga al 31 dicembre dell’adeguamento delle strutture socio-educative, una proposta di legge, presentata da Filippo Pietropaolo (FdI), di integrazione della legge del 2010 sul miglioramento del patrimonio edilizio, e una proposta di legge, presentata da Tilde Minasi (Lega), in tema di acquacoltura. Il tutto ha suscitato le critiche del capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua: «Già più volte nella conferenza dei capigruppo abbiamo cercato di affermare il principio per cui arrivare nei prossimi Consiglio regionali con ordini del giorno prestabiliti e urgenti e indifferibili. Invece – ha sostenuto Bevacqua – assistiamo al proliferare questi provvedimenti non urgenti e non indifferibili che ci costringeranno a uscire dall’aula. La maggioranza si assume tutta la responsabilità di questo andazzo: preghiamo il centrodestra di evitare questa situazione». In replica a Bevacqua il presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), che ha invitato l’opposizione a presentare anch’essa proposte di legge, mentre la Minasi ha sostenuto che «questi nuovi provvedimenti sono comunque legati al Covid, noi sappiamo bene quello che possiamo portare in aula».
A sua volta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo (Fi) ha osservato: «Comprendo la posizione dell’opposizione ma non è nemmeno possibile tenere ferma l’attività legislativa ordinaria del Consiglio regionale per un anno. A Bevacqua ricordo quello che è successo nella penultima legislatura, quando noi, allora opposizione, non abbondavamo l’aula garantendo l’approvazione di atti importanti per i calabresi. Dobbiamo assicurare governabilità alla Regione».
Sulla stessa falsariga di Gallo, Giuseppe Graziano (Udc), che ha invitato la minoranza a «essere costruttiva o almeno più razionale, non è bello sentire dire il centrosinistra, anche in Conferenza dei capigruppo, di voler sempre abbandonare i lavori. Questo vuol dire mortificare anche il ruolo del Consiglio e dei consiglieri regionali». A questo punto il dibattito è finito completamente fuori controllo, con un improvvisato e pasticciato, nonché “informale”, question time, comunque “fuori sacco”.
Dai banchi dell’opposizione l’intervento critico di Giuseppe Aieta (Dp): «Gallo parla di necessità di governare la Calabria ma la Calabria già non è governata, si veda l’insabbiamento dei porti turistici con i Comuni che aspettano i decreti della Regione». A replicare ad Aieta l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo: «Il capitolo di bilancio sui porti turistici è stato eliminato nella precedente legislatura, abbiamo sottoscritto una convenzione per sbloccare e superare la situazione autorizzando i Comuni a intervenire».
Domenico Giannetta (Forza Italia): «Dovremmo smetterla di fare il gioco delle parti e dovremo interrogarsi sullo stato di disagio trasversale di quest’aula, è secondo me urgente impegnarci per varare un documento che impegni il presidente della Giunta di avviare un’interlocuzione con il governo per ripristinare la piena agibilità del Consiglio regionale perché non possiamo continuare con questo stato di incertezza». Per Graziano Di Natale (Iric) «l’aula, democraticamente, deve riacquistare autonomia e autorevolezza perché non è giusto che ci sia una Regione che viaggia con una marcia in più, la Giunta, e un’altra ferma, il Consiglio. Bene l’invito di Giannetta ma dico che non serve chiedere al governo ciò che già abbiamo». Francesco Pitaro (Misto): «Ho posto da tempo la necessità di dedicare una seduta al question time, ci sono almeno 20 mie interrogazioni ancora senza risposta, esempio sulle mancate indennità Covid agli operatori sanitari, e tanti altri temi di grande importanza, perché non ci occupiamo di questi temi?». Infine, Baldo Esposito: «Ho apprezzato che l’opposizione abbia posto importanti questioni ed è importante che il Consiglio regionale si riappropria del suo ruolo facendolo insieme con l’opposizione».
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