FRASCINETO «Sparati e uccisi due cani. Un meticcio e un maremanno. È stata una vera e propria esecuzione». È quanto avvenuto giovedì scorso a Frascineto, piccolo borgo
arberesh della provincia di Cosenza, ma la notizia è stata divulgata solo oggi da una donna, l’imprenditrice Alessia Astorino, che si prendeva cura dei due cani e che ha sporto
denuncia presso il commissariato di Pubblica Sicurezza di Castrovillari.
«Sparare? A Frascineto, provincia di Cosenza, si può. Giovedì 13 maggio, davanti al mio caseificio, hanno sparato e ucciso – ha scritto l’imprenditrice in una nota – due cani, di cui mi prendevo cura. Un meticcio, colpito al cuore e morto dopo pochi minuti. L’altro, un maremmano sparato al collo, paralizzato e lasciato agonizzante tutta la notte nel terreno di fronte la mia attività. Una barbarie, opera di un delinquente sadico, uno di cui aver paura. I due cani – ha aggiunto Alessia Astorino – erano nel terreno antistante il caseificio e giocavano tra di loro, qualcuno ha deciso che dovevano morire, davanti ad un negozio aperto. Una vera e propria esecuzione. Chi ha sparato lo ha fatto senza preoccuparsi di niente e di nessuno. Il tutto è accaduto in quattro minuti. Sconvolgente. Pensavo di vivere in un paese tranquillo e civile, Frascineto, nel 2021, non nel Far West dove ognuno ha una pistola, esce di casa e spara a chi vuole, quando vuole. È un fatto di una gravità inaudita. Ho paura che succeda di nuovo, ho paura che in giro ci sia gente con armi che spara a esseri viventi senza problemi».
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