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Smaltimento illecito dei rifiuti: il ruolo dell’”ingegnere calabrese”

Nell’inchiesta è finito in carcere, il faccendiere cosentino Salvatore Coscarella. «Aveva il compito di selezionare i siti dove venivano fatti sparire gli scarti»

Pubblicato il: 19/05/2021 – 7:04
di Fabio Benincasa
Smaltimento illecito dei rifiuti: il ruolo dell'”ingegnere calabrese”

COSENZA Associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti su tutto il territorio nazionale e riciclaggio. Sono le accuse mosse nei confronti degli indagati dell’operazione eseguita in Puglia, Sicilia, Calabria e Campania e denominata “All black”. I carabinieri del Noe con i finanzieri del comando provinciale di Taranto, coordinati dalla Dda di Lecce, hanno eseguito 13 misure cautelari a carico di altrettante persone e disposto il sequestro di beni per diverse centinaia di migliaia di euro.

Le indagini

Come risulta dalle informative di indagine del Noe dei Carabinieri di Torino (relativa all’indagine operata sotto la direzione della Procura della Repubblica del capoluogo pimontese, poi trasmessa alia Procura di Lecce per competenza territoriale) e del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di finanza di Taranto (sotto la direzione investigativa della Dda di Lecce), dal novembre 2018 al novembre 2019 i territori delle province di Lecce e Taranto sono stati teatro di numerosissimi episodi di traffico e smaltimento illecito di rifiuti di molteplici categorie (anche pericolosi), «indiscriminatamente e criminosamente sversati sul terreno (e in alcuni casi tombati o dati alle fiamme), in assenza di qualsivoglia regolarità amministrativa ed in spregio delle più elementari regale di salvaguardia e rispetto ambientale», il tutto a fine di lucro e in forma organizzata. Come evidenziato dal pm nella sua richiesta, si è trattato di un «traffico illecito complesso che ha coinvolto numerosi soggetti: produttori di rifiuti, trasportatori, intermediari, deputati allo scarico e alla ricerca dei siti dove far “sparire” i rifiuti». Tutto avveniva in regime di «concorrenza sleale nei confronti delle aziende che operano, invece, nella legalità». Basti pensare allo smaltimento legale di un container di circa 15 tonnellate di rifiuti pericolosi che comporta per l’impresa un costo medio di 10 mila euro. Utilizzando i canali illegali, invece, l’impresa «riuscirebbe ad abbattere i costi aziendali anche fino al 90%». Chi indaga ha accertato l’illecito smaltimento di quasi 600 tonnellate di rifiuti speciali e 22 pericolosi e acclarato il «dislivello concorrenziale tra le aziende produttrici del medesimo rifiuto».

Il ruolo dell’”ingegnere” calabrese

Le indagini svolte dalle Procure di Lecce e Torino hanno evidenziato, l’esistenza di un traffico di rifiuti organizzato in controtendenza rispetto a quanto solitamente emerge da altre indagini svolte sul territorio nazionale, registrando un flusso che dal centro Italia porta i rifiuti verso il sud (solitamente i rifiuti prodotti al sud vengono trasportati e smaltiti al nord). Tra le persone arrestato nell’inchiesta anche Salvatore Coscarella, 76 enne di Cosenza. Detto “l’ingegnere”, Coscarella – come emerge dalle carte dell’inchiesta – «non risulta svolgere alcuna attività, percepisce redditi senza ricoprire cariche o qualifiche in nessuna impresa». Nonostante questo però per gli investigatori svolgerebbe «attività illecite». In particolare, Coscarella avrebbe avuto «il compito, insieme ad un altro indagato, di individuare le aziende produttrici dei rifiuti da porre in relazione con un gruppo finito nelle indagini, e ricercare, selezionare e sistemare i siti dove doveva essere effettuato lo smaltimento illecito di rifiuti, sovraintendendo anche alle operazioni materiali di sversamento ed abbandono». Le esigenze cautelari nei confronti degli indagati, ed anche di Coscarella, si sono rese necessarie «a seguito del concreto pericolo di reiterazione di reati e di inquinamento probatorio». Come emerge dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori, «nonostante i controlli svolti da ben due forze di polizia, i numerosi sequestri e le identificazioni di siti, personaggi e aziende coinvolte, le condotte di traffico illecito non hanno subito alcuna interruzione (ma solo momentanei e strumentali stop, gestiti appositamente per dribblare i controlli stessi), anzi si sono reiterate con ulteriori conferitori di volta in volta procacciati dai mediatori (professionali e non)».

Le intercettazioni

La prova che i rapporti tra il gruppo di Coscarella e quello facente capo a Scarcia fossero destinati ad un numero consistente di conferimenti di rifiuti viene fornita dalla conversazione intercettata il 2 agosto 2019. Al telefono, Salvatore Coscarella parla con Roberto Scarcia e gli preannuncia che a breve si sarebbero incontrati con Biagio Campiglia per discutere di una nuova operazione ancora migliore della precedente: «ascolta ti volevo dire … che vengo con Biagio che sempre tramite lui abbiamo un’operazione ancora migliore di quella di prima» e il faccendiere cosentino aggiunge «ma tu eventualmente a quanto potresti scendere se per caso questi vogliono uno sconto». In un’altra chiacchierata telefonica, Coscarella viene intercettato mentre è al telefono con Biagio Campiglia a cui propone la possibilità di effettuare, nell’immediato, lo smaltimento di rifiuti a Lecce: «capitemi al volo! Vi ricordate quel lavoro che dovevamo fare a Lecce… mi hanno chiamato che lo vogliono fare però vanno di fretta». Coscarella nel riferire che erano pronti, confessa all’interlocutore che l’indomani avrebbero chiamato direttamente gli interessati: «siamo pronti… chiamiamo direttamente gli interessati». Ed infatti, poco dopo Coscarella avrebbe contattato il suo collaboratore Massimiliano Ercole, ex sottufficiale dei Carabinieri, chiedendogli di raggiungerlo in serata, per impartirgli le direttive.

Le misure a carico degli indagati

Custodia in carcere a carico di:

COSEGLIA Nestore
COSCARELLA Salvatore
DI CORRADO Luca
SCARCIA Roberto
D’ ANDRIA Davide
LO DESERTO Claudio
SPERTI Francesco
MARSEGLIA Oronzo
MAZZOTTA Palmiro
GIOVINAZZO Franco
GRASSI Luca

Custodia cautelare degli arresti domiciliari a carico di:

CAMPIGLIA Biagio
COLETTA Pasquale
DE PACE Vincenzo
DI NAPOLI Annunziata
ERCOLE Massimiliano
FRASCELLA Carmine
LI MULl Antonio
TAGLIENTE Giovanni

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