CORIGLIANO ROSSANO Per quanto possa funzionare alla perfezione all’interno, è evidente che c’è qualcosa che non quadra all’esterno dell’hub vaccinale regionale allestito nel PalaBrillia di Corigliano Rossano.
La visita del presidente facente funzioni, Nino Spirlì, martedì scorso, ha prodotto un’organizzazione diversa rispetto al solito. E non che non ci fossero i problemi già prima, ma questa mattina si sono registrati veri e propri attimi di tensione fuori dall’hub per cui è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Qualche parola e spintone di troppo, addirittura anche dei calcioni sferrati nella concitazione, all’indirizzo dei volontari in servizio al cancello d’ingresso, come se dovessero patire le colpe di centinaia di persone che si presentano anche molte ore prima rispetto all’appuntamento prefissato. L’attesa, il caldo genera malessere, malumori ed esasperazione ed allora capita che siano i volontari ai varchi, il primo livello della macchina organizzativa, a subirne le conseguenze.
In queste settimane, quotidianamente, si assiste a file di ore all’esterno del PalaBrillia, con conseguenti grandi assembramenti, proprio perché la gente non si presenta all’ora prefissata per l’appuntamento per il timore, chissà, che i vaccini finiscano.
Se prima l’ingresso era accessibile a “chiamata”, coi volontari pronti a diluire la fila, da questa mattina sono spuntati i “numeri” conta persone, come alle Poste o al Supermercato. Un “antidoto” che ha esacerbato gli animi a tal punto da scatenare qualche attimo di panico contro i volontari. Per di più è consentito l’acceso a molte persone che si assiepano sugli spalti del pur grande palazzetto dello sport, in sfregio alle normative anticovid.
Dall’apertura dei centri vaccinali in città – il PalaBrillia, la palestra della scuola media Levi e il centro d’eccellenza – gli organizzatori si stanno sforzando di far capire a chi si prenota che non è necessario raggiungere quei luoghi due, tre, quattro ore prima dell’appuntamento.
Di certo, però, non si può continuare a mandare al “massacro” volontari – anche alle prime armi – a fungere da filtro ai varchi, prima che sia troppo tardi. (l.latella@corrierecal.it)
x
x