PAOLA Sono iniziati, questa mattina, gli interrogatori di garanzia per alcuni degli indagati nell’inchiesta “Amici in Comune” condotta dai Finanzieri della Tenenza di Scalea coordinati dalla procura di Paola, guidata da Pierpaolo Bruni. Tra le persone coinvolte nell’inchiesta figura il sindaco sospeso di Praia a Mare, Antonio Praticò (difeso dagli avvocati Francesco Cristiani e Agostino Mainente) che ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ha risposto alle domande del gip, invece, Giovanni Antonio Argirò dirigente dell’ufficio Tecnico del comune di Praia a Mare (difeso dall’avvocato Norina Scorza). Circa cinque ore di interrogatorio nel quale l’indagato ha prodotto tutta la documentazione necessaria a confutare le ipotesi di reato mosse nei suoi confronti dall’accusa. Nei prossimi giorni proseguiranno gli interrogatori.
«Gli indagati hanno messo in atto condotte collusive per manipolare alcune gare di appalto. Qualora venissero accertati tutti gli episodi (siamo ancora nella fase preliminare dell’indagine) si prefigurerebbe un quadro di particolare gravità con l’azzeramento dell’imparzialità della pubblica amministrazione». A dirlo, il procuratore di Paola Pierpaolo Bruni nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dettagli dell’operazione. Altrettanto grave, secondo Bruni, «è l’assuefazione a questo tipo di comportamenti e condotte illecite a discapito di tutti gli imprenditori che non possono godere di queste “amicizie”, finendo per rimanere esclusi dal mercato». «Riceviamo pochissime denunce – ha sostenuto ancora Bruni – il merito delle indagini condotte è tutto della guardia di finanza che riesce a rintracciare le notizie di reato». (f.b.)
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