PAOLA Una “talpa” avrebbe sussurrato ad una persona indagata dalla procura di Paola, della presenza di cimici nel suo ufficio. E’ quanto emerso nel corso dell’indagine avviata oggi dal procuratore Pierpaolo Bruni e portata a termine dalla Guardia di Finanza di Scalea. Perquisizioni e sequestri, anche di tablet e smartphone, sono stati operati a Tortora nei confronti di due persone: si tratta del segretario comunale e di un dipendente del medesimo Ente. Dai dispositivi telefonici, potrebbero emergere ulteriori informazioni utili alle indagini. La presunta “talpa” – secondo quanto raccolto – avrebbe informato il segretario comunale di Tortora della presenza di indagini a suo carico, confessando la presenza di intercettazioni. Dopo l’informazione ricevuta, l’indagato si sarebbe adoperato per rintracciare la cimice nascosta nel suo ufficio.
L’accusa mossa nei confronti del segretario del Comune di Tortora è relativa anche al suo ruolo di presidente di Commissione e responsabile unico di un concorso bandito per un posto a tempo indeterminato e part-time in area amministrativa. L’indagato avrebbe «agevolato il superamento del concorso di una donna con cui intratteneva una relazione». I fatti risalgono al mese di febbraio del 2020. Inoltre, il segretario attenzionato dalla Procura di Paola, avrebbe chiesto al sindaco «di rinviare il concorso al fine di consentire alla donna di studiare e dunque agevolarla». Secondo quanto ricostruito da chi indaga, la persona finita nelle indagini avrebbe nominato direttamente i commissari del concorso secondo la propria discrezionalità «ponendo in essere condotte manipolatorie finalizzate a turbare la procedura relativa al concorso», finito nel mirino della procura. Nel tratteggiare il profilo del segretario comunale, chi indaga ne sottolinea la presunta condotta illecita: «abusando della sua qualità e dei suoi poteri, avrebbe indotto la donna partecipante al concorso ad accettare di compiere atti sessuali in cambio di agevolazioni». Il segretario – da quanto emerso – si sarebbe intrattenuto nel suo ufficio con la donna, la quale – in alcune circostanze – a seguito delle insistenti avances «avrebbe cercato di scostarsi per sottrarsi ad approcci fisici malgraditi». Nel corso delle perquisizioni, avvenute questa mattina, i finanzieri di Scalea sotto il coordinamento della Procura di Paola hanno posto sotto sequestro documenti, dispositivi informatici e telefonici.
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