CATANZARO Sit-in di protesta questa mattina a sostegno del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, la struttura d’eccellenza nella cura delle patologie cardiovascolari oggi a rischio chiusura per la mancata sottoscrizione del contratto per il 2020 da parte dell’Asp.
Oltre 100 tra dipendenti del Sant’Anna, associazioni, sindacati come l’Usb, esponenti politici di tutti gli schieramenti, amministratori del capoluogo e dei Comuni della provincia si sono radunati davanti la sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, in vista dell’incontro, previsto oggi pomeriggio, tra la stessa Asp e la proprietà del Sant’Anna per programmare le attività essenziali funzionali al contratto per il 2021. I manifestanti, guidati dal sindacato Usb, hanno anche inscenato un corteo con fumogeni, cori e striscioni nel piazzale della sede dell’Asp di Catanzaro.
A inquadrare i termini della vertenza il direttore sanitario del Sant’Anna Hospital, Soccorso Capomolla, che ha rimarcato «la necessità di avere un contratto perché l’unico nostro fornitore per legge è l’Asp di Catanzaro, e se non abbiamo un contratto non possiamo andare avanti. Chiediamo quello che la legge ci attribuisce, vale a dire una contrattazione per erogare prestazioni a elevata complessità. «E questo – ha specificato Capomolla – è un grande problema per l’intera sanità calabrese perché noi assorbiamo il 35% dei Lea cardiovascolari con interventi per avere i quali i cittadini sarebbero costretti a emigrare». Per quanto riguarda la mancata sottoscrizione del contratto 2020 da parte dell’Asp di Catanzaro, Capomolla ha ricordato che “il Sant’Anna ha già avviato un contenzioso”. Presenti al sit-in, tra gli altri, i consiglieri regionali Libero Notarangelo e Francesco Pitaro, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Marco Polimeni. (c.a.)
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