BISIGNANO Il 23 maggio del 1992 le vite di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro furono spezzate nella strage di Capaci. Oggi il ricordo, in tutta Italia, di chi ha lottato per liberare il nostro Paese dalla mafia. Molte le manifestazioni anche in Calabria. A Bisignano, in provincia di Cosenza, gli appartenenti al movimento “Agende Rosse” ha apposto il Tricolore e la bandiera d’Europa al Monumento dei Caduti. Questo pomeriggio, il ritrovo per promuovere l’antimafia con un sit-in pacifico anticipato da un minuto di silenzio e accompagnato dalla cerimonia dell’alzabandiera. Sul monumento sono stati posti anche alcuni striscioni dedicati al giudice Falcone ed anche a chi, come il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, quotidianamente è impegnato nella lotta – in prima linea – alla criminalità organizzata. «Noi siamo Nicola Gratteri», questo il claim scelto dagli attivisti.
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