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Catanzaro, l’ex assessore Mungo condannato a 9 mesi. Per lui confisca da 15mila euro

Si chiude in primo grado (e con pena sospesa) l’affaire della piscina. La finta assunzione dell’ex compagno della figlia tra le accuse al politico

Pubblicato il: 24/05/2021 – 22:57
Catanzaro, l’ex assessore Mungo condannato a 9 mesi. Per lui confisca da 15mila euro

CATANZARO È stato condannato a nove mesi di reclusione (pena sospesa), nel processo con rito abbreviato, l’ex assessore comunale di Catanzaro Giampaolo Mungo, accusato di traffico di influenze illecite in concorso con Salvatore Veraldi, all’epoca dei fatti fidanzato con la figlia di Mungo, e Antonino Lagonia, titolare della associazione sportiva dilettantistica “Catanzaro Nuoto”. Veraldi e Lagonia, difesi rispettivamente dagli avvocati Antonello Talerico e Antonio Lomonaco oggi sono stati rinviati a giudizio e la prima udienza è stata fissata per il 28 febbraio 2022. Per quanto riguarda Mungo, il gup ha ordinato la confisca dei 15mila euro che erano stati sequestrati il 22 luglio 2020.

Le accuse a Mungo

Secondo l’accusa Mungo, difeso dagli avvocati Vittorio Ranieri e Leo Pallone, sfruttando amicizie all’interno del Comune di Catanzaro e della municipalizzata Catanzaro Servizi, si sarebbe fatto promettere e dare diverse utilità da Lagonia, con la mediazione di Veraldi. Con la promessa di mettersi a disposizione di Lagonia e della sua Asd Catanzaro nuoto in relazione alla gestione degli spazi della piscina comunale “Vinicio Caliò” e in relazione alla programmazione dei campi da tennis di Ponte Piccolo, Mungo avrebbe ricevuto 7.500 euro nel 2015 versati dalla Ads Catanzaro Nuoto su una poste pay intestata a Veraldi, con la causale “assistenza spogliatoi, attività agonistiche e assistenza campus estivo”. Lagonia avrebbe assunto fittiziamente il fidanzato della figlia di Mungo il quale risulta sconosciuto a coloro che hanno lavorato nella piscina comunale. Salvatore Veraldi ha ricevuto la somma di 7.500 quale stipendio per i nove finti mesi di lavoro. Ma i soldi, secondo l’accusa, dovevano essere stornati in favore di Mungo, come emergerebbe dai prelievi in contanti da parte di Veraldi subito dopo l’arrivo del bonifico. Stessa somma sarebbe stata elargita a Mungo da Lagonia nel 2016, sempre tramite Veraldi mediante la consegna mensile di 925 euro a titolo di stipendio. Inoltre Lagonia avrebbe assunto la figlia di Mungo nella società sportiva. (ale. tru.)

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