MILANO «L’avversario è la destra». È questo il mantra di Francesco Boccia, responsabile Enti locali del Pd, che in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato del tentativo di allargare la coalizione di centrosinistra e di stringere accordi in vista delle elezioni amministrative in diverse città.
La sottosegretaria Dalila Nesci vuole correre alle primarie del Pd per la presidenza della Calabria. «C’è grande voglia di mandare a casa questa destra pasticciona e le primarie sono sempre salutari. Nicola Irto è il candidato del Pd e ha dato la disponibilità a unire e allargare, confrontandosi con tutti. Bene la disponibilità della Nesci, ma alle primarie possono candidarsi tutti coloro che credono in un fronte ampio», ha spiegato Boccia.
Per quanto riguarda la partita di Napoli e la figura di De Magistris «amministrando da solo è stato disastroso, ora passi dai no al confronto partecipando alle primarie. Chi resta fuori dal centrosinistra aiuta la destra», ha precisato ancora Boccia che poi sull’alleanza con il Movimento 5 stelle per le amministrative ha spiegato come «in tanti degli oltre 1.300 Comuni che vanno al voto andremo uniti con il M5S» e negli altri «lavoriamo per un accordo al ballottaggio».
Alla domanda su chi sarà il candidato unitario a Napoli, tra Fico, Amendola e Manfredi, Boccia ha risposto che «presto leggerete il patto proposto da Manfredi per salvare Napoli dal crac».
Infine su Carlo Calenda che a Roma corre da solo: «Noi corriamo per battere la destra, lui corre contro il Pd. Partecipi anche lui alle primarie e si faccia scegliere da decine di migliaia di romani e non da sé stesso».
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