CORIGLIANO ROSSANO Per tanti la seconda dose Pfizer sembra essere in pericolo. Da ieri si registrano file chilometriche al centro vaccinale hub regionale allestito PalaBrillia perché non vi è più disponibilità di vaccino Pfizer.
Al momento, quindi, le seconde dosi restano una chimera, ma al momento dall’Asp non sembrano essere molto preoccupati perché probabilmente domani ne arriverà, anche se centellinato, e perché nelle scorse settimane si indicava il periodo della seconda dose Pfizer entro 21 giorni. Quel lasso di tempo fra prima e seconda dose, ha fatto sapere il direttore sanitario dell’Asp, Martino Rizzo, può dilatarsi fino a 42 giorni come prescritto dall’Aifa. In modo scaglionato, insomma, si potrà recuperare nei giorni prossimi.
Resta però il vulnus nelle prenotazioni. Centinaia e centinaia di persone si sono ritrovate fuori dal PalaBrillia con la loro prelazione per la seconda dose, senza la disponibilità del vaccino e da ieri si sono verificate scene da panico. La notizia dell’indisponibilità di Pfizer si è propagata velocemente e così all’apertura dei varchi ieri pomeriggio e questa mattina è accaduto di tutto: fuggi fuggi generale come a volersi accaparrare i primi posti, calca, assembramenti, mentre qualcuno ha rischiato addirittura di rimanere calpestato.
«È un periodo di sofferenza generalizzata – ha spiegato Rizzo al Corriere della Calabria – ma contiamo di avere la disponibilità di Pfizer per domattina, anche se non basterà. È presumibile che andremo in sofferenza, a causa delle tante seconde dosi, anche con i vaccini AstraZeneca».
Il contesto, insomma, è generalizzato un po’ ovunque e non solo al PalaBrillia che, per le sue dimensioni e le otto linee al momento attive su dodici, richiama migliaia di persone al giorno. Il problema adesso è capire come gestire quel flusso e i pericoli derivanti dal sovraffollamento. (l.latella@corrierecal.it)
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