PAOLA Calendario fittissimo al Tribunale di Paola, si susseguono le udienze relative al procedimento scaturito dall’inchiesta denominata “Re Nudo” condotta dai carabinieri di Scalea, lo scorso 25 febbraio, e coordinata dalla procura guidata da Pierpaolo Bruni. Chi indaga è convinto di aver disvelato un presunto sistema di corruzione nella sanità pubblica del Tirreno cosentino. Gli illeciti riscontrati vanno dai reati commessi nell’ambito della Commissione per l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap di Diamante ai reati nell’ambito dell’attività di rinnovo delle patenti di guida fino ai presunti illeciti in materia di visite necroscopiche.
Ieri, ha discusso il pm Maria Francesca Cerchiara che ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati che hanno scelto il rito ordinario. Oggi la parola è passata ai difensori degli indagati: agli avvocati Francesco Liserre e Carmelina Truscelli che difendono – tra gli altri – Eugenio Vitale e Antonia Coccimiglio e poi l’avvocato Andrea Napolitano e i colleghi Roberta Sette, Marilyn Silvestri, Norina Scorza, Egidio Rogati e l’avvocato Giuseppe Bello. Le discussioni continueranno anche nei prossimi giorni: il 27 maggio, il primo giugno e il 3 giugno.
Sia all’udienza di lunedì, sia alla seduta di oggi ha partecipato in aula l’ex sindaco di Scalea, Mario Russo, autorizzato a recarsi in Tribunale. Il Riesame di Catanzaro, aveva accolto il ricorso presentato dai legali dell’ex primo cittadino, disponendo la scarcerazione e decidendo per gli arresti domiciliari.
Dalla scrivania di Mario Russo (in qualità di dirigente dell’unità di medicina legale dell’Asp di Cosenza) – secondo l’accusa – passavano anche le autorizzazioni per i rinnovi della patente di guida, oltre a quelle per il rilascio dei certificati per l’idoneità nella detenzione ed il porto d’armi.
C’è attesa per la decisione del giudice, che dovrà valutare la bontà del quadro accusatorio evidentemente segnato dal divieto di utilizzazione delle captazioni in «procedimenti diversi da quelli per i quali le stesse sono state autorizzate». Il 15 giugno scadranno i termini di custodia cautelare mentre la decisione del giudice è attesa il prossimo 8 giugno. (redazione@corrierecal.it)
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