COSENZA «Sono pronto a presentare una proposta di legge secondo la quale, in Calabria, sarà possibile adottare, nell’immediatezza, un documento di sicurezza in cui si definiscono le procedure amministrative e sanitarie che permetteranno gli incontri tra i pazienti critici e i loro famigliari». È quanto afferma il Segretario-Questore dell’assemblea
regionale della Calabria, Graziano Di Natale. «Si tratta – prosegue – di un’iniziativa di grande umanità facilmente attuabile e pensata per tutte quelle persone ricoverate nelle nostre strutture ospedaliere, risultati positivi al Covdi o meno, che hanno bisogno del supporto psicologico dei propri cari. Sono convinto che il contatto umano con i familiari renderebbe sicuramente meno dura, dal punto di vista emotivo, la permanenza di un paziente in un ospedale, nonostante il calore umano offerto dagli operatori sanitari, instancabili e indispensabili». Il Vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta continua illustrando le proprie tesi: «Troppe famiglie non riescono ad
avere notizie sulle condizioni di salute dei propri cari. In questo periodo di emergenza Coronavirus. Oggi più che mai si è avvertita, in maniera ancor più evidente, la
fragilità di quelle persone lasciate sole e nelle nostre strutture ospedaliere, dove l’unico mezzo di comunicazione con i familiari è la chiamata o la videochiamata». «Entro fine settimana – conclude – presenterò una proposta di legge per disciplinare in sicurezza l’accesso dei familiari agli incontri con i pazienti in condizioni critiche. È mio dovere tutelare i diritti dei calabresi e dare voce a chi non ne ha. Auspico un riscontro positivo da parte della Giunta e di tutto il Consiglio regionale. Sulla sanità non esistono divisioni. La politica dedichi la propria attenzione anche a chi soffre negli ospedali».
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