DECOLLATURA «Lavorare in sicurezza per fare ripartire l’economia fragile di territori ancora più fragili». Con queste parole, Antonio Viscomi, deputato PD, ha inteso evidenziare «la logica che ha animato l’iniziativa per la vaccinazione in azienda che l’UCCP del Reventino, con i suoi dieci medici di medicina generale, ha avviato nei giorni scorsi insieme con gli imprenditori del comprensorio». «Ancora una volta, dunque – continua Viscomi – il Reventino si conferma un’area a forte capacità di azione e di innovazione capace di anticipare modelli operativi che potrebbero essere assunti come buone pratiche in tutta la regione. Da un lato, il coinvolgimento nella campagna vaccinale dei medici di medicina generale che, per mestiere, conoscono non solo le persone e le loro storie cliniche ma anche le strade per raggiungerle, anche le più impervie». «E non è un caso – dice ancora Viscomi – che nella sola Asp di Catanzaro i medici di base abbiano effettuato, più o meno, 40000 vaccinazioni e che l’UCCP del Reventino abbia assicurato la somministrazione del vaccino a 5000 cittadini, un terzo della popolazione di riferimento. Dall’altro lato, l’urgenza di assicurare condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di consentire la ripresa dell’attività economica. È su questo fronte che ora dovrebbero essere indirizzati gli sforzi organizzativi del sistema sanitario per assicurare un canale vaccinale complementare. E ciò vale in modo particolare nel settore dei servizi là dove le condizioni di sicurezza interne all’azienda costituiscono fattore di attrazione della clientela stessa che certo trova diretto incentivo nel sapere dell’avvenuta vaccinazione del personale con cui entra in contatto». «Per questo – conclude Viscomi – credo sia da apprezzare e promuovere l’iniziativa promossa dai dieci medici di medicina generale impegnati nell’UCCP e dalla comunità degli imprenditori del Reventino, con l’auspicio di una diffusione ampia e veloce di tali pratiche».
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