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l’indagine

“Amici in Comune”, Giovanni Antonio Argirò resta ai domiciliari

Lo ha deciso il gip che ha respinto la richiesta dell’avvocato dell’indagato, il legale Norina Scorza. Presentata istanza al Tribunale del Riesame

Pubblicato il: 26/05/2021 – 13:15
“Amici in Comune”, Giovanni Antonio Argirò resta ai domiciliari

PRAIA A MARE Resta agli arresti domiciliari Giovanni Antonio Argirò, dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Praia a Mare, difeso dall’avvocato Norina Scorza. Il gip ha deciso di non attenuare la misura e il legale dell’indagato ha presentato istanza al Tribunale del Riesame. Argirò, 61 anni, è stato l’unico degli indagati nell’operazione “Amici in Comune” – condotta dai Finanzieri della Tenenza di Scalea coordinati dalla procura di Paola, guidata da Pierpaolo Bruni – ha rispondere alle domande del gip in fase di interrogatorio. Tutti gli altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Le presunte gare truccate

Sono molti gli appalti sui quali indaga la Procura di Paola. L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle ha permesso di accertare, attraverso attività di captazione telefonica ed ambientale e l’analisi della documentazione acquisita, diverse presunte condotte collusive – poste in essere dai pubblici funzionari indagati, di volta in volta in concorso con diversi imprenditori e professionisti economici interessati ad ottenere la aggiudicazione di contratti di appalto – così determinando il turbamento di numerose gare ad evidenza pubblica, ovvero il turbamento del procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente e condizionando le modalità di scelta del contraente. Le condotte turbative hanno riguardato, a vario titolo, 9 procedure di gara, relative al periodo 2019/2021, e sono consistite in collusioni, con la reiterazione di similare modus operandi, atte a determinare il contenuto del bando di gara prima ancora della sua pubblicazione, con il futuro aggiudicatario compiacente, oppure, nell’ambito di procedure di gara negoziate, attraverso condotte manipolatorie, chiedendo al futuro aggiudicatario i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara. (f.b.)

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