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“Scacco matto”, ergastoli confermati per Grande Aracri e altri due boss

La Cassazione conferma il “fine pena mai” per gli omicidi. Ma cade l’aggravante mafiosa. Il boss di Cutro pentito non ha cambiato legali nel processo

Pubblicato il: 26/05/2021 – 10:14
“Scacco matto”, ergastoli confermati per Grande Aracri e altri due boss

CROTONE Confermati dalla Corte di Cassazione gli ergastoli per Nicolino Grande Aracri, boss di Cutro, Vito Martino (51enne di Cutro) e Salvatore Nicoscia (52enne di Isola Capo Rizzuto). Il sostituto procuratore generale della Cassazione aveva chiesto di rigettare il ricorso degli imputati. Ma l’ergastolo comminato non è “ostativo” come sancito nel processo d’Appello sia per Grande Aracri che per i coimputati. La Suprema corte era chiamata a esprimersi su uno dei filoni del procedimento Scacco Matto: ha escluso l’aggravante mafiosa per tutti e assolto il boss (senza rinvio) per due dei capi d’imputazione che gli contestava, il duplice omicidio Arena­Scerbo e il tentato omicidio Arena. Restano comunque confermati gli ergastoli. Grande Aracri, che ha da poco intrapreso un percorso di collaborazione con la Dda di Catanzaro, era difeso dagli avvocati Sergio Rotundo e Salvatore Staiano. Il boss non ha dunque cambiato legali come accade di solito ai pentiti. Un dato anomalo. 

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