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Aula bunker e archivi, la Calabria ha la sua casa della giustizia. Gratteri: «Il merito è di tutti» – VIDEO

Inaugurata la struttura che ospita il processo Rinascita Scott. Il dg della Giustizia: «Impegno prosegue anche con la nuova ministra». Introcaso: «Luogo di affermazione della legalità»

Pubblicato il: 27/05/2021 – 11:58
di Alessia Truzzolillo
Aula bunker e archivi, la Calabria ha la sua casa della giustizia. Gratteri: «Il merito è di tutti» – VIDEO

LAMEZIA TERME È stata inaugurata ufficialmente questa mattina l’aula bunker del distretto giudiziario di Catanzaro che si trova nell’area industriale di Catanzaro. Presenti all’evento il direttore generale del ministero della Giustizia, Massimo Orlando, il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, il procuratore generale, Beniamino Calabrese, e il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, il presidente del Tribunale di Catanzaro, Rodolfo Palermo e il presidente reggente della giunta regionale Nino Spirlì. L’occasione è stata propizia anche per comunicare la cessione, agli uffici giudiziari di Catanzaro, di una struttura adiacente all’aula bunker che verrà utilizzata per contenere gli archivi del distretto.

Orlando: «Quando si lavora insieme gli obbiettivi si possono raggiungere»

«Quando le pubbliche amministrazioni lavorano in vista di un obbiettivo comune – ha detto Massimo Orlando – gli obiettivi si possono raggiungere. Grazie poi alla professionalità, all’epoca, di Invitalia e oggi della struttura commissariale attuale. All’epoca l’aula bunker è stata presa in consegna dal ministro Bonafede ma l’impegno a proseguire per dotare gli uffici giudiziari calabresi di strutture sempre più efficienti prosegue anche con la nuova ministra».

Introcaso: «Questo non è solo un luogo fisico, ma di relazioni sociali e di affermazione della legalità»

«Ringrazio la Regione Calabria e il ministero alla Giustizia – ha detto il presidente della Corte d’Appello Domenico Introcaso –, che hanno reso possibile la celebrazione del processo in Calabria. Il messaggio forte che è stato dato è che i processi che nascono e istruiti in Calabria si devono celebrare in Calabria. Ringrazio il presidente Spirlì per l’impegno speso, coadiuvato dal procuratore Gratteri che è stato il filo di Arianna che ha condotto tutta l’attività necessaria. Quello che abbiamo potuto fare tutti noi è trasmettere un messaggio importante: questo non è solo un luogo fisico, ma di relazione sociali e di affermazione della legalità».

Gratteri: «Aula bunker efficiente e funzionale»

«Il merito di questa bellissima opera – ha detto il procuratore Gratteri – è di tutti. Di tutte le persone che voi avete visto oggi qui e anche di altri.
Io forse ho fatto un po’ la testa d’ariete, con la mia rudezza sono riuscito a far sedere intorno a un tavolo anche persone che non avevano tanto interesse a che la Calabria avesse un’aula degna del target qualitativo della magistratura, dell’avvocatura e delle forze dell’ordine. La Calabria aveva bisogno come il pane di un’aula bunker come questa, efficiente. Abbiamo curato i dettagli sulla diffusione dell’audio, abbiamo la videoconferenza in 150 punti dell’aula contemporaneamente, abbiamo la possibilità di far sedere quasi 1000 persone a distanza Covid, abbiamo un’aula che viene monitorata con un sistema di telecamere a circuito chiuso, sia all’interno dei suoi 3.300 metri quadri che all’esterno. Già da quando si arriva all’ingresso della fondazione Terina tutto viene monitorato e registrato». «Oggi – ha aggiunto Gratteri – è l’occasione anche per annunciare che la Regione ci concede altri spazi, una struttura di 3.600 metri per realizzare gli archivi per tutto il distretto. Vuol dire risparmiare altri 600mila euro l’anno di fitti per gli archivi sparsi in tutta la Calabria. E questa è una notizia importante».

Calabrese: «Sconfitta la retorica della Calabria ultima in tutto»

«Una soddisfazione enorme per avere fatto questo lavoro in Calabria, una terra notoriamente massacrata anche un po’ dalla retorica della terra ultima in tutto. Invece abbiamo sconfitto anche questa retorica. Abbiamo costruito e realizzato quest’opera in soli cinque mesi, a cavallo dell’estate, in piena pandemia e con la sinergia di tutte le istituzioni, dagli enti locali al ministero alle autorità giudiziarie coinvolte. Oggi realizziamo un ulteriore tassello di questa costruzione sinergica perché verrà ceduta una struttura speculare all’aula bunker per realizzare gli archivi che consentirà non solo una concentrazione sinergica delle forze – nel senso che potrà quasi costituirsi una seconda cittadella giudiziaria su questo sito. Ma questo comporterà anche un risparmio enorme perché abbiamo gli archivi in situazioni logistiche a noleggio quindi con un enorme esborso annuale per il ministero della Giustizia».

Spirlì: «È la casa della giustizia»

«Sono particolarmente felice perché Jole Santelli ha voluto fortemente questa aula bunker. Questa ora è la casa della giustizia». Queste le parole di Nino Spirlì. «Il procuratore Gratteri e il presidente Introcaso – ha detto ancora il presidente – ci hanno onorato di far parte di questa famiglia. Grazie al ministero della Giustizia, la presidente Santelli ha dato la stura a questa collaborazione, consegnando l’aula bunker, e oggi noi consegneremo l’edificio di fronte, dove saranno sistemati gli archivi. La Regione Calabria, in questo momento, intende dare un segno preciso al territorio. Noi siamo per la giustizia, siamo per la legalità e non avremmo potuto mai rimanere fuori da questo progetto, anzi continueremo nel nostro nostro affiancamento. Siamo molto orgogliosi di quello che sta accadendo. La Regione ha scelto finalmente e definitivamente la legalità, e questa è una cosa molto importante». «Auguro buon lavoro a tutti gli operatori della giustizia e, sicuramente – ha concluso Spirlì –, faremo in modo che in questi luoghi ci possano essere maggiori comodità per tutti. Ci impegneremo a garantire ulteriori servizi e faremo in modo che chiunque venga qui a lavorare per la giustizia abbia la possibilità di non sentirsi isolato».

Talerico: «Aula bunker punto di partenza»

«La costruzione di questa aula bunker rappresenta anche il punto di partenza e un simbolo importante per quello che può essere l’investimento del sistema Giustizia in Calabria – ha detto il presidente dell’ordine distrettuale degli avvocati Antonello Talerico -. E’ una condizione di centrale e per questo dobbiamo anche ringraziare il procuratore Gratteri che tanto si è speso rispetto a questa soluzione in un momento in cui sembrava che la Calabria dovesse perdere uno dei più importanti processi che la storia giudiziaria conosce e a ha conosciuto. Ritengo che anche questa soluzione vada messa in sinergia e in rete con tutti gli altri uffici giudiziari, senza mai poter pensare di perdere la centralità che Catanzaro deve continuare ad avere, non solo per la sua storia ma per quello che rappresenta il nostro Palazzo di giustizia. L’aula bunker è sicuramente oggi una condizione di sviluppo dal punto di vista della urbanizzazione giudiziaria, verranno implementate sicuramente altre soluzioni. Resta naturalmente la possibilità di sfruttare quella che è la nuova struttura anche per altri, ulteriori aspetti che investono il sistema giustizia anche nell’ambito di quella che deve essere la necessaria interazione con gli ulteriori operatori del diritto coprotagonisti come gli stessi avvocati».

L’intervista

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