LAMEZIA TERME Un’idea lanciata dal procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, e condivisa subito dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, e da Domenico Introcaso, presidente della Corte d’Appello di Catanzaro. Realizzare nell’aula bunker, nata in pochi mesi nell’area industriale di Lamezia, anche un centro vaccinale anti-Covid per tutti i funzionari della giustizia, giudici e avvocati che ogni giorno affollano l’aula (ma non solo). Non un progetto campato in aria, ma proprio perché tra la numerose stanze che circondano la maxi aula dove è in corso il processo “Rinascita-Scott” è già stata realizzata una infermeria dotata di tutti i servizi e le tecnologie moderne, degne di un pronto soccorso di un ospedale, oltre alla presenza fissa di un medico e tre infermieri specializzati nella vaccinazione.
Una nuova casa della giustizia, dunque, ma non solo. Il procuratore della Dda del capoluogo, Nicola Gratteri, pensa ancora una volta in grande così come è già accaduto con il progetto (poi realizzato) dell’aula bunker nell’area ex-Sir. E lo fa questa volta pensando all’emergenza Covid non solo per evidenti ragioni logistiche ed organizzative ma, soprattutto, per dimostrare quanto la Calabria riesca ad essere veloce, efficiente ed efficace quando è necessario e, soprattutto, quando le situazioni emergenziali lo richiedono. «Questo – spiega proprio Gratteri – è un punto di incontro importante, anche perché è un centro in cui arrivano centinaia di persone ogni giorno, chiusi per 7-8 ore al giorno in queste aule e poter vaccinare qui sarebbe un’ottima idea».
Il progetto pensato dal procuratore è stato subito sottoposto al direttore generale del ministero della Giustizia, Massimo Orlando, anche lui presente questa mattina all’inaugurazione dell’aula bunker, l’occasione ideale per entrare in contatto con il governo nazionale. E così Orlando, Gratteri, Spirlì e anche il presidente della Fondazione Terina, Gennaro Masi – che già nei mesi scorsi aveva proposto di realizzare nell’area industriale un centro di stoccaggio dei vaccini anti-Covid in arrivo in Calabria -, hanno avviato i contatti questa mattina con il generale Francesco Figliuolo, alla guida della struttura commissariale per l’emergenza nazionale Covid-19. Secondo le prime indiscrezioni peraltro, il generale avrebbe già dato la massima disponibilità per la realizzazione del progetto, in accordo con gli organi preposti.
Come già accaduto con la realizzazione dell’aula bunker, anche questa volta Nicola Gratteri, con l’aiuto delle istituzioni, punterà a sfondare le incertezze e abbattere i tempi e le lungaggini burocratiche, facendo leva sulla voglia di rilanciare le ambizioni della Calabria: «La mia idea, e lo ripeto ogni volta, è sempre quella: la Calabria può dimostrare al resto d’Italia cosa è capace di fare in termini di efficienza e organizzazione. Possiamo dimostrare di non essere secondi a nessuno». L’idea è stata lanciata, i contatti sono stati avviati. Ora non resta che attendere le risposte e le prossime mosse. (redazione@corrierecal.it)
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