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La prima di Coraggio Italia con Quagliariello: «Noi allarghiamo il centrodestra. Lista pronta a giugno»

Il leader del nuovo soggetto politico a Soverato: «Il nostro obiettivo è rafforzare l’area di centro della coalizione, da parte nostra nessuna scissione»

Pubblicato il: 29/05/2021 – 19:56
La prima di Coraggio Italia con Quagliariello: «Noi allarghiamo il centrodestra. Lista pronta a giugno»

SOVERATO «La nostra non è una scissione, è un’operazione di ripartenza». Così il senatore Gaetano Quagliariello battezza la “prima” di “Coraggio Italia” in Calabria: dalla platea di Soverato uno dei big del centrodestra nazionale e uno dei fondatori del nuovo soggetto politico insieme a Giovanni Toti delinea le mosse in vista dei prossimi appuntamenti della coalizione, lanciando segnali di distensione verso Forza Italia e preannunciando la definizione della lista per le Regionali in Calabria già nel mese di giugno.

«L’obiettivo è un grande centro del centrodestra»

«Coraggio Italia è un buon segno per l’area liberale e moderata e direi per il centrodestra», spiega in premessa Quagliarielllo, che ricorda come ci sono «due realtà – “Cambiamo” e “Coraggio Italia” – che hanno fatto un matrimonio, hanno cercato di mettersi insieme nell’idea di ingrandire quella componente del centrodestra che è fondamentale perché il centrodestra vinca e soprattutto possa governare. Per noi è importante che ci sia un grande centro del centrodestra, è questo il nostro obiettivo. Il nostro – prosegue Quagliariello – è un percorso aperto, non c’è nessun imprimatur: le porte sono aperte e chi vuole può partecipare. Ovviamente ci sembravano fuori luogo dei diktat che per la verità sono stati appena accennati ma sono immediatamente rientrati e noi martedì saremo al tavolo per designare i candidati alle prossime elezioni del centrodestra. Speriamo che questo tavolo ufficializzi anche la candidatura per il governatore in Calabria». Dal leader di Coraggio Italia arriva poi una mano tesa verso Forza Italia, con cui i rapporti sono parecchio freddi. «Noi – rimarca Quagliariello – abbiamo detto dall’inizio della legislatura che quest’area si deve rimettere in moto dal basso. Io sono stato eletto con il mio movimento “Idea”, che poi ha incontrato il movimento di Toti e poi quello di Brugnaro e si è sempre allargato, in un processo di rifondazione di un partito che dev’essere per forza una comunità aperta. Ora noi ci augureremmo che anche altri, iniziando da Forza Italia, possano partecipare a questo sforzo, a questo sforzo che nasce dal basso. Ed è altrettanto evidente che se ci sono parlamentari che hanno manifestato una volontà di indipendenza e si pongono come interlocutori sarebbe stato un errore anche per la coalizione non avere un rapporto con loro. Credo che noi stiamo facendo il bene del centrodestra, perché lo stiamo allargando. Questa non è una scissione, è un’operazione di ripartenza: la chiamerei – aggiunge Quagliariello – una specie di Recovery dell’area liberale e moderata».

«A giugno la lista per le Regionali»

Al fianco di Quagliariello, nella reunion di Soverato, il coordinatore regionale di “Cambiamo”, il più volte parlamentare Francesco Bevilacqua, e il coordinatore provinciale di Catanzaro, Raffaele Mancini, già sindaco della Perla dello Jonio. Volti conosciuti tra gli osservatori, come quelli di Francesco De Nisi e Candeloro Imbalzano, mentre secondo fonti accreditate della “partita” di “Coraggio Italia” si accingerebbero a far parte vari esponenti dell’area forzista come a esempio – riferiscono boatos – Nino Foti e Giuseppe Pedà. Il bacino in cui “Coraggio Italia” inevitabilmente pesca e può pescare, in effetti, è quello azzurro, ma Quagliariello si affretta a specificare: «Non si tratta di una campagna acquisti ma di un lavoro sul campo fatto seriamente, ci stiamo lavorando da due anni. Dico che noi con grande anticipo, già nel mese di giugno, annunceremo le nostre liste perché non vogliamo partecipare al quella specie di campagna acquisti che va in onda negli ultimi giorni. Chi parteciperà a questo progetto – sottolinea li senatore – lo farà perché ritiene che le elezioni sono una scadenza importante e fondamentale ma anche e soprattutto perché ritiene che questo è un progetto che andrà avanti e non si ferma al giorno delle elezioni. I nostri eletti, i nostri rappresentanti – prosegue Quagliariello – saranno partecipi del progetto di creare questa grande area liberale, centrati, moderata del centrodestra».

«Chiudere con le candidature il prima possibile»

L’attesa ora è al prossimo incontro tra i big della colazione di centrodestra a Roma. Secondo Quagliariello «il tavolo va rispettato, penso che prima si chiuda e meglio è. È assolutamente evidente che c’è una storia pregressa di cui tener conto e ci sono degli equilibri generali, e la Calabria dovrà tener conto anche delle scelte che si faranno a Roma, Milano, Napoli eccetera. Ma mi sembra che anche su questo in queste ore si sono fatti dei passi avanti. Sarebbe un grave errore – rimarca il leader di “Coraggio Italia” – posticipare ancora perché ci sono tanti problemi dall’altra parte e forse è il caso di approfittarne piuttosto che prolungare anche le discussioni che all’esterno vengono lette come indecisioni o come divisioni interne. Per questo si passi subito alla fase dei programmi e delle idee: siamo davvero in un momento particolare della storia del Paese e del Mezzogiorno: chi ha a cuore la cosa pubblica deve privilegiare questi aspetti». Un passaggio infine ai contenuti programmatici di “Coraggio Italia”: «Siamo davanti a un’occasione storica per le aree più svantaggiate del Paese. Ora – sostiene Quagliariello – abbiamo la possibilità di ripartire, di fare quelle riforme che non siamo riusciti a fare per virtù e ora potremmo farle per necessità, penso alla riforma della pubblica amministrazione, le semplificazioni,la giustizia. Queste sono le cose che possono convincere i giovani a restare in terre come queste che sono meravigliose. I giovani della Calabria così come del Mezzogiorno devono e possono girare il mondo, la lo devono fare per scelta pensando di poter anche tornare, e non per necessità. Questo è degli obiettivi non scritti ma bene impressi nelle nostre teste in questa fase e uno degli obiettivi del Recovery». (a. c.)

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