Ultimo aggiornamento alle 9:31
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

l’emergenza

Covid, il “caso” Villa del Sole: pazienti positivi mandati in ospedale su ambulanze private

Alcuni ospiti della clinica sono arrivati al pronto soccorso di Corigliano, senza alcuna comunicazione e senza rispettare i protocolli

Pubblicato il: 01/06/2021 – 13:27
di Giorgio Curcio
Covid, il “caso” Villa del Sole: pazienti positivi mandati in ospedale su ambulanze private

COSENZA Pazienti potenzialmente positivi al Covid-19, trasportati in giro per la provincia di Cosenza su ambulanze private, per essere trasferiti (ed eventualmente curati) in ospedale. Quanto accaduto nei giorni scorsi al pronto soccorso di Corigliano – e confermato da fonti Asp e ospedaliere – ha riguardato alcuni pazienti di “Villa del Sole”, clinica di Cosenza, dove proprio in questi giorni si sarebbe registrato un piccolo focolaio.  Ma è la gestione della potenziale emergenza a destare più di qualche preoccupazione. Già perché ad oltre un anno dall’inizio della pandemia da Covid-19, evidentemente non sono ancora del tutto chiari gli step da seguire nell’ambito di un protocollo che, invece, dovrebbe essere ormai rodato e consolidato.

Il “caso” Villa del Sole

La scorsa settimana, infatti, al pronto soccorso di Corigliano è arrivata un’ambulanza privata con a bordo un giovane potenzialmente positivo. «Ci siamo visti arrivare quest’ambulanza – spiega al Corriere della Calabria Natale Straface, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano – senza però alcuna documentazione clinica, senza una comunicazione e con il personale evidentemente non idoneo a trasportare un paziente affetto da coronavirus». «Nel giro di qualche minuto – spiega ancora – sono arrivate altre due ambulanze private, provenienti sempre dalla stessa clinica, e dopo aver visto la situazione hanno deciso di tornare indietro». 

Nessuna comunicazione

Una potenziale emergenza che si poteva (e doveva) gestire in una maniera migliore e soprattutto in linea con quanto previsto dal protocollo che scatta in questi casi. Dalla comunicazione tempestiva che evidentemente non c’è stata, alla possibilità di trasportare i pazienti positivi, senza particolari sintomi gravi, nella struttura ospedaliera idonea di Rogliano. Il primo paziente arrivato al pronto soccorso di Corigliano è stato comunque visitato. Non aveva particolari sintomi e anche la tac ha escluso eventuali complicazioni c così il paziente ha deciso di andarsene.

Atteggiamento di “resistenza” inspiegabile

Resta però capire come sia possibile che pazienti potenzialmente positivi al Covid-19 vengano dimessi dalle strutture sanitarie senza alcuna comunicazione. Una atteggiamento quasi di “resistenza” al coronavirus inspiegabile dopo oltre un anno di pandemia e con il personale medico quasi completamente vaccinato. «Perché un paziente Covid non si accetta ancora?» si chiede Straface. «Non si possono trattare i pazienti positivi come cani rognosi dai quali fuggire».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x