COSENZA Cala vistosamente la pressione del Covid-19 sugli ospedali calabresi: nelle ultime settimane il numero dei ricoveri si è ridotto drasticamente, di quasi 2/3, passando da 504 dello scorso aprile ai 204 registrati di 24 ore fa. Si è così passati dalla saturazione di fine aprile alla situazione sostanzialmente sotto controllo di oggi. I reparti si svuotano, l’emergenza sembra ormai le spalle e la campagna di vaccinazione dopo innumerevoli stop, procede senza intoppi. Sembrano lontanissimi i mesi in cui raccontavano della disperazione di medici, infermieri e personale sanitario piegato da turni massacranti e da un incremento spropositato e incontrollato dei contagi.
Il dato complessivo relativo all’inoculazione del vaccino è positivo, la percentuale oggi è quasi in linea con la media nazionale. Numeri che fanno ben sperare e che spingeranno la Calabria a raggiungere l’immunità di gregge il prossimo 16 settembre. A confermarlo, uno studio redatto dal Corriere della Sera. «La curva di una prima immunità di gregge, fissata al 70% della popolazione, è stata ottenuta calcolando la platea di cittadini già coperti con doppia dose incrociandoli con l’andamento dell’ultima settimana, individuata regione per regione, di cui è stata fatta una media proiettata nei prossimi tre mesi». Tre, le incognite dell’analisi: «la media deve rimanere costante da qui al raggiungimento della soglia dell’immunità di comunità; le forniture si mantengano costanti come adesso; il tasso di adesione alla campagna vaccinale rimanga inalterato». Secondo il report, «l’Emilia-Romagna, raggiungerebbe l’immunità il 21 settembre, il Piemonte e il Veneto, arriveranno all’obiettivo rispettivamente il 22 e il 20 settembre. La Calabria guadagnerebbe l’obiettivo il 16 settembre, la Toscana il 14, la Sardegna l’11 così come la Liguria, le Marche il 4 settembre. L’ultima sarebbe la Provincia autonoma di Trento, il 4 ottobre». Sono oltre 18 milioni i cittadini che non hanno ricevuto neanche una dose di vaccino e altri 11 milioni quelli che attendono il richiamo». «Da questi vanno tolti però 1-2 milioni di italiani che riceveranno il monodose Johnson&Johnson. Quindi con 45- 46 milioni di iniezioni raggiungeremo l’immunità».
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