LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con “20.20”, l’approfondimento televisivo in onda questa sera alle 21 sul canale 211 e in diretta facebook sulla pagine de L’Altro Corriere tv. Ospite di Danilo Monteleone e Ugo Floro, Cataldo Calabretta, Commissario della Sorical e dirigente di primo piano della Lega calabrese. In primo piano la tre giorni del partito di Matteo Salvini a Zambrone. «Si è trattato di un ritorno al confronto pubblico – ha affermato Calabretta – oltremodo salutare per la Lega dopo le restrizioni della pandemia; c’era bisogno di dialogo e di proposte e del sostegno del segretario nazionale che ha dimostrato ancora una volta grande attaccamento alla Calabria». Sul perchè l’indicazione di Nino Spirlì come candidato alla presidenza della regione in quota Lega inizialmente annunciata dal vicesegretario nazionale Crippa, sia stata in seguito ‘abrogata’ da Matteo Salvini, Calabretta ha dichiarato che «era giusto da parte nostra riconoscere all’attuale presidente facente funzioni il merito di aver gestito bene l’emergenza epidemiologica, ma era altrettanto doveroso riconoscere a Forza Italia il diritto di scegliere la personalità che dovrà assumere la leadership del centrodestra alle prossime elezioni regionali». Quanto all’emorragia di iscritti e di militanti dal “carroccio” calabrese , in particolare a Crotone, per Calabretta «bisognerebbe che la stampa evidenziasse non solo gli abbandoni ma anche il buon numero di simpatizzanti che nel frattempo hanno deciso di iscriversi al partito. Ho trovato dopo il mio insediamento nel ruolo di commissario nella provincia pitagorica una situazione alquanto confusionaria nella quale era necessario mettere ordine, alla luce anche del fatto che vi erano gruppi di persone che avevano un concetto un po’ troppo personalistico della gestione del partito. Ho fatto 200 tessere e registro l’adesione di una importante personalità come Alfio Pugliese». Per il commissario Calabretta la Lega sarebbe in buona salute ma sconterebbe una narrazione costantemente negativa ad opera della stampa «politica e giornalisti – ha auspicato il dirigente leghista – dovrebbero essere protagonisti di un patto, evidenziare si le cose che non vanno ma non tralasciare gli aspetti positivi». Quanto poi alla futura performance elettorale della Lega, Calabretta si è detto certo di un risultato più che positivo: «sarete senz’altro stupiti».
x
x