CROTONE L’Ufficio studi della Camera di Commercio di Crotone, secondo quanto riferisce una nota, ha elaborato i dati dell’ultima indagine campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dall’Anpal nell’ambito del Sistema informativo excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo Giugno-Agosto 2021.
«I dati – aggiunge il comunicato – evidenziano una previsione occupazionale di 2.910 nuove assunzioni di cui 1.410 nel mese di giugno 2021 nella provincia di Crotone, di 11.900 nella regione Calabria e complessivamente in Italia circa 560.000. Le imprese provano a ripartire, infatti le previsioni giugno 2021 risultano essere superiori persino a quelle registrate a giugno 2019, in epoca pre-Covid. Aumentano di 750 gli ingressi previsti dalle imprese crotonesi per il mese di giugno 2021 rispetto a quanto preventivato nel mese precedente, di 450 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e di 30 unità rispetto al giugno 2019.
«Si prospetta una stagione estiva piena di positive aspettative per gli imprenditori della provincia di Crotone – dichiara il Commissario straordinario Alfio Pugliese – . Le imprese provano a ripartire e lo fanno anche grazie all’ampliamento della propria base di risorse umane, almeno per fronteggiare la stagione estiva. E’ sicuramente un buon segnale, che segue l’andamento registrato a livello nazionale, sebbene con dinamiche eterogenee a livello settoriale e territoriale. Tuttavia l’arrivo della stagione estiva non deve farci abbassare la guardia sulla generale situazione di disagio vissuta dal mondo economico della provincia di Crotone e delle tante imprese che, anche a seguito del covid, hanno deciso di abbassare la saracinesca in modo definitivo».
«Nel 21% dei casi – prosegue la nota – le entrate saranno stabili, ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il restante 79% si tratterà di contratti a termine; nello specifico, di contratti a tempo determinato o altra tipologia contrattuale con durata predefinita. Le nuove assunzioni si concentreranno per il 77% dei casi nel settore dei Servizi, il restante 23% nel settore Industria e per l’86% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel dettaglio, rispetto alle 1.410 assunzioni circa 550 unità saranno assunte nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, 200 unità nel settore del commercio, 160 unità nel settore dedicato ai servizi alle persone, 160 unità nel settore delle costruzioni, 100 unità settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, e infine 240 unità ad altri settori».
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