LAMEZIA TERME «La Lega è un partito che sta dimostrando di voler bene alla Calabria. Lo ha provato Salvini intervenendo alla kermesse di Zambrone, nella quale tesserati e simpatizzanti si sono incontrati e confrontati in un partito che sta crescendo». Cataldo Calabretta, intervenuto nel corso dell’ultima puntata del talk “20.20” andato in onda mercoledì sera su L’altro Corriere Tv e condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro, stimolato dalle domande – da commissario della Lega di Crotone e della Sorical – ha fatto il punto sul partito e sulla società mista che gestisce le acque calabresi.
Calabretta ha poi sottolineato come non sia ancora del tutto chiusa la partita attorno al nome del candidato alla presidenza della Regione per la coalizione di centrodestra, che sarà ufficializzata sabato. «La trattativa – ha detto – è ancora in corso, i leader nazionali non hanno deciso alcunché. Occhiuto? Intanto non è ancora ufficiale. Esistono degli accordi che dovranno essere ratificati e sottoscritti e mi sembra che questa sottoscrizione non ci sia stata. Forza Italia da diverso tempo ha chiaramente manifestato di voler candidar Roberto Occhiuto, personalità politica di primissimo piano e illustre. Gli altri leader dovranno comunque sottoscrivere questo patto».
«E se i dirigenti della Lega come Crippa hanno voluto esprimere questo endorsement nei confronti di Nino Spirlì è perché hanno voluto manifestare la stima nel facente funzione. Il presidente ha lavorato bene e c’è chi ha ipotizzato che ci possa essere questa continuità di governo. L’accordo – ha spiegato ancora Calabretta – sottoscritto un anno e mezzo fa rimane ancora in piedi anche se il momento storico è diverso. Se Forza Italia propone Occhiuto non credo che Lega e Fratelli d’Italia possano porre veti. Salvini anche nei colpi di scena è molto coerente, nonostante lo si voglia presentare in maniera diversa. In questa fase così delicata non poteva arrogarsi il diritto di venire e indicare, non sarebbe stato corretto nei confronti degli alleati. Alcune componenti di FdI, legittimamente, sperano che Wanda Ferro possa avere qualche chance anche perché ha dimostrato una buona gestione della cosa pubblica. Non credo, però, che in FdI ci sia un retro-pensiero rispetto al fatto che ad oggi la coalizione non riesca ad esprimere un candidato».
Una situazione simile a quella che si sta consumando dall’altro lato della staccionata. «Il centrosinistra – ha accennato Calabretta – fa fantapolitica. Peccato, perché ritengo che ci siano persone molto valide ma che in questi anni, paradossalmente, non siano mai state valorizzate, tant’è che hanno smesso di fare politica. Evidentemente nel centrosinistra un problema c’è. Ci sono sempre i soliti che anche dietro le quinte gestiscono le dinamiche».
Anche il centrodestra mostra qualche crepa, come i fatti accaduti attorno all’approvazione dell’atto aziendale di Calabria Verde, con le posizioni «di sofferenza – hanno fatto notare dallo studio – dei consiglieri Molinaro e Giannetta palesate all’indirizzo della giunta». «Ed invece – ha risposto l’esponente della Lega – magari vogliono essere giudiziosi e fare le cose per bene. Molinaro si documenta, studia, e con grande giudizio vuole vederci chiaro, altrimenti sarebbe un semplice esecutore».
«Perdiamo pezzi? C’è chi avanza delle pretese e nel momento in cui non vengono soddisfatte si decide di andare via. La vicenda Crotone? Sono stato invitato a svolgere il ruolo del commissario ed è notorio che la situazione sia infuocata da due anni. C’era un candidato al consiglio regionale che è andato via dopo gli scontri con l’ex segretario provinciale – ha raccontato Calabretta –. Tanti altri non erano riusciti ad entrare nel partito ed addirittura sono state avanzate denunce forti. Prima che venissi nominato commissario ho letto dichiarazioni abbastanza pesanti, ovvero che il partito sarebbe stato occupato dagli affaristi e dai poteri forti: queste denunce si presentano in procura e non sui giornali. E poi sono le stesse persone che hanno inviato la lettera firmata dai 50 simpatizzanti. Eppure ci sono tanti ingressi ai quali non si dà notizia perché c’è questo accanimento della stampa contro la Lega. Insomma, lo scontro si è consumato perché a volte si crede che il partito sia di proprietà».
«La Lega in Calabria non sta arretrando. Abbiamo la percezione – ha aggiunto – che ci sia una volontà di denigrare l’operato della nuova dirigenza del partito, forse anche grazie a chi è rimasto deluso perché voleva un ruolo di primo piano e non è stato possibile accontentarlo».
«Se la sovraesposizione del presidente della Regione non sta giovando alla Lega? Quando Spirlì fa le dirette raccoglie anche tanti consensi. Eppure non si valuta quanto di buono stia facendo, sta gestendo l’emergenza sanitaria molto positivamente. La leadership si conquista sul campo, il partito è nato e si sta organizzando».
Nelle sue vesti di commissario della società mista pubblico-privata che gestisce le acque calabresi, Cataldo Calabretta ha evidenziato come sia «un’avventura straordinaria e molto complicata perché è un luogo in cui gli interessi si intersecano e si fa opposizione alla buona gestione. Sorical è una società mista, partecipata dalla Regione, vive uno stato di liquidazione volontaria che giuridicamente è un paradosso: non ha problemi economici ma finanziari e di organizzazione. In molti pensavano che io non potessi, in così poco tempo, soddisfare le esigenze dei calabresi, quindi creare i presupposti perché anche la Calabria avrà una società in house pronta a gestire il servizio idrico integrato. La nostra regione sta rischiando di penalizzare l’Italia, ovvero il nostro Paese è finito sotto la lente di ingrandimento dell’Unione Europea perché la Calabria non ha ancora attivato il servizio idrico integrato. E poi nel giro di un paio di mesi la società sarà pubblica. Il sistema idrico è governato da una normativa molto complessa – ha detto ancora – e se manca l’acqua a Cosenza, Crotone o in un comune della Locride, spesso il problema può essere comunale».
Una delle ultime domande presentate all’ospite del talk de L’altro Corriere Tv, ha riguardato la composizione delle liste elettorali in vista delle prossime elezioni regionali. «Siamo a lavoro già da tempo. Per candidarsi con la Lega – ha chiosato Cataldo Calabretta – bisognerà essere immacolati».
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