COSENZA Nessun flashback, nessun ritorno a quel 3 gennaio 2012 quando la mala cosentina decise la morte di Luca Bruni detto “Bella Bella”, il cui corpo fu ritrovato sotterrato nelle campagne della città di Castrolibero, in località Orto Matera, grazie alle rivelazioni del pentito Adolfo Foggetti. A sparare fu uno dei migliori amici della vittima, Daniele Lamanna, oggi pentito. «L’ho sparato in testa con la 7.65, la pistola si è inceppata e Adolfo Foggetti mi ha passato la 38. L’ho colpito, ho buttato l’arma e sono andato via». Del corpo non si seppe nulla fino al 2014. Oggi era attesa in aula al Tribunale di Cosenza l’interrogatorio del collaboratore di giustizia, Adolfo Foggetti, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti. Il collegamento video è saltato a causa delle condizioni di salute del pentito che non gli hanno consentito di presenziare all’udienza, rinviata al prossimo 24 giugno. Sul delitto di Luca Bruni sono stati costruiti cinque processi, imbastiti per individuare tutti i responsabili di quell’omicidio: sugli esecutori non ci sono dubbi, molti invece gli interrogativi sui mandanti. La Corte tuttavia ha acquisito alcuni verbali di interrogatori resi da Foggetti nell’ambito del processo che ha visto imputati per il medesimo delitto, Francesco Patitutcci e Roberto Porcaro. In particolare, la Corte ha acquisito il verbale della Dda del 20 aprile 2016, quello del 19 dicembre del 2014 e l’esame dibattimentale davanti la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro datato 25 settembre 2019. Insieme a Foggetti, nella prossima udienza, saranno sentiti anche i pentiti Luciano Impieri e Luca Pellicori. (f.b.)
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