REGGIO CALABRIA Interpellanze e interrogazioni e poi nomine, un'”informata” di nomine, circa una settantina nella sterminata galassia di enti, comitati, aziende e società che orbitano attorno a “mamma Regione Calabria”. Sono questi i tre punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale convocato per venerdì prossimo, 18 giugno. Da novembre in regime di congedo, l’Assemblea legislativa calabrese continua ad andare avanti d’inerzia, non disdegnando comunque incursioni dal sospetto sapore elettorale.
Un sospetto che l’odg della prossima seduta francamente alimenta, con quello sterminato elenco di nomine nel melmoso “sottogoverno” (e “sottobosco”) della Regione di competenza del Consiglio da espletare quanto prima. Si tratta ovviamente di atti per così dire dovuti, determinati anche dalla necessità di adempiere a scadenze tempistiche e normative, ma l’elenco delle caselle da riempire (scarica il documento) fa davvero balzare dalla sedia. Si tratta di nominare presidenti o supplenti degli organi amministratovi o dei collegi sindacali di enti di vario genere (dal Corecom a Fincalabra, dal Consorzio del Bergamotto alla Casa degli Oli extravergini, dal Comitato per le servitù militari alla Consulta per la tutela delle professioni all’Osservatorio dello Sport), più alcune figure che comunque rivestono (almeno in linea teorica) una certa importanza come il Difensore civico della Regione, il Garante della salute e il Garante dell’infanzia della Regione. Prevedibile che la pratica verrà liquidata con l’attivazione dei poteri sostitutivi del presidente del Consiglio regionale, come del resto già avvenuto di recente e in passato a Palazzo Campanella. Oggi dunque come ieri. Come sempre: nomine, sempre nomine, fortissimamente nomine. Nomine e “strapuntini” di fine stagione. Si fa presto a dire che il Consiglio regionale è in congedo.
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