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Doppio sbarco di migranti a Crotone, fermati tre scafisti

Ieri due barche a vela sono attraccate sulla costa ionica con 87 migranti a bordo. Catturati un iracheno e due turchi

Pubblicato il: 18/06/2021 – 10:33
Doppio sbarco di migranti a Crotone, fermati tre scafisti

CROTONE Dei due sbarchi avvenuti nella giornata di ieri, con l’arrivo di 87 migranti sulle coste crotonesi, è stato accertato che le richieste di soccorso lanciate dalle imbarcazioni facevano parte di una tattica adottata dagli scafisti per attraccare cercando di utilizzare le unità navali ed eludere l’accusa di immigrazione clandestina. Dalle due barche a vela, una volta giunte a una ventina di miglia marine dal litorale crotonese, erano arrivate delle chiamate di soccorso ai numeri di pubblica utilità. Le unità navali della Guardia di Finanza, stimati i punti di origine della chiamata sono piombate sulle imbarcazioni riscontrando che le condizioni di emergenza erano del tutto inesistenti e i dichiarati problemi a bordo delle barche erano frutto di cosciente sabotaggio in un caso e del tutto false nel secondo.

La tattica degli sbarchi

Si verifica sempre più spesso che le richieste di soccorso a cui risponde la guardia costiera siano del tutto simulate, al fine di sfruttare come mezzo per arrivare in Italia le unità navali dello stato ed evitare l’accusa di immigrazione clandestina.

Fermati i presunti responsabili

La prima barca, fermata in acque di competenza nazionale da una vedetta della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone, imbarcava 31 migranti fra cui 4 donne e 4 bambini migranti di nazionalità afgana, iraniana, irachena e siriana e 1 facilitatore privo di documenti, presumibilmente iracheno. I finanzieri, preso il controllo del natante, hanno risolto con perizia le provocate avarie e condotto sotto scorta l’imbarcazione sino al porto di Crotone, per mettere così a disposizione i trasportati agli organi sanitari e di accoglienza, procedendo a fermare e mettere a disposizione dell’autorità giudiziaria, il responsabile.
Nel secondo caso un pattugliatore del Gruppo Aeronavale di Taranto della Guardia di Finanza, rischierato nel porto crotonese a supporto del dispositivo di vigilanza regionale, ha intercettato a undici miglia dalla costa la seconda barca a vela, che, a dispetto delle invocazioni telefoniche in cui l’interlocutore sosteneva di avere bisogno di aiuto perché non poteva più muoversi in quanto priva di carburante, aveva continuato ad avvicinarsi alla costa, trovando a bordo 53 migranti di cui 5 donne e 4 bambini di provenienza iraniana, irachena e turca e 2 trafficanti turchi, anch’essi fermati.
Malgrado gli stratagemmi ai quali cercano di ricorrere i facilitatori per aumentare le loro possibilità di sfuggire all’incriminazioni, la percentuale di successo dell’attività della Guardia di Finanza è ormai al di sopra del 90 per cento nei loro confronti e questi continui tentativi di trovare tattiche differenti dimostrano che l’attività di contrapposizione ha una sensibile efficacia dissuasiva. L’attività della Guardia di Finanza nel particolare settore non è rivolta contro il migrante, soggetto vulnerabile messo a rischio dai trafficanti stessi, quanto nei confronti di questi ultimi, al fine di contenere una modalità di traffico pericolosa per le persone e di ricondurre tutti i migranti che fanno ingresso nel territorio, soprattutto nel periodo di emergenza sanitaria tuttora in atto, in strutture in cui essi possano essere controllati e i gestiti in sicurezza. Dall’inizio del mese i finanzieri del Roan di Vibo Valentia hanno arrestato 19 trafficanti, tuttora sottoposti a misure detentive, a cui si aggiungono i 3 di ieri.

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