PAOLA Quattro ore di udienza, dedicate all’ascolto dei racconti dei testimoni chiamati a fornire la loro versione dei fatti in merito al processo in corso al Tribunale di Paola e dedicato ala causa avviata dall’infermiera Alina Vlad – difesa dall’avvocato Romolo Reboa – e la Tirrenia Hospital s.r.l. di Belvedere, difesa dall’avvocato Vincenzo Maradei. Dinanzi al Giudice della sezione lavoro del Tribunale di Paola, Antonio Dinatolo, i testimoni della ricorrente e della difesa hanno ripercorso gli episodi e i fatti antecedenti e successivi al licenziamento della Vlad.
Il rapporto lavorativo con la struttura si interrompe il 6 aprile 2020, quando l’infermiera Alina Vlad riceve una contestazione disciplinare perché «rientrando da alcuni giorni di malattia in cui presentava sintomatologia sospetta, visto il momento storico, in data 29/03/2020 durante il proprio turno di servizio si recava al pre-triage del Pronto Soccorso di codesta struttura, effettuava Tc Torace suggestiva per polmonite virale. Pertanto veniva effettuato Test Rapido Covid -19, che documentava la positività anticorpale indice di penetrazione nel torrente circolatorio e quindi di infezione attiva già in atto da giorni». Questa motivazione ha convinto il rappresentante legale pro tempore della struttura, Giorgio Crispino, a sospendere l’infermiera. Alla contestazione disciplinare ed alla successiva sospensione, è seguita la decisione di concludere il rapporto lavorativo con Alina Vlad. Al termine dell’udienza, il giudice si è riservato la possibilità di ascoltare ulteriori testimonianze prima della definitiva pronuncia. (f.b.)
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