CROTONE La vicenda del call center Abramo customer care si chiude con la vendita all’asta dalla società. La sezione fallimentare del Tribunale di Roma lo ha deciso dopo che il 15 giugno aveva accolto la richiesta di concordato preventivo, avanzata dall’azienda nei mesi scorsi a causa delle difficoltà finanziarie in cui versa ormai da diverso tempo. Il decreto di vendita all’asta, invece, è stato firmato il 17 giugno scorso dal giudice Maria Luisa De Rosa che ha nominato curatori giudiziali Maurizio De Filippo e Roberto Mardarella.
«La vendita del complesso aziendale della società concordataria – si legge nell’avviso di gara pubblicato dal Tribunale – è finalizzata alla presentazione di offerte concorrenti, rispetto alla proposta irrevocabile di acquisto formulata dalla Heritage Venture Ltd Investment Company», un fondo irlandese che in un primo tempo si era detto disponibile all’affitto del ramo d’azienda salvo poi ripiegare sulla ipotesi di acquisto all’asta quando nella trattativa è comparso un altro soggetto imprenditoriale, la calabrese System House.
Nell’avviso di vendita del Tribunale di Roma compare solo il fondo Heritage. Il prezzo base dell’offerta fissato dal giudice è di 1.700.000 euro; apporto di finanza esterna 2.000.000 di euro per il pagamento dei creditori. Gli interessati all’acquisto dovranno presentare offerta entro e non oltre le ore 12 del prossimo 21 luglio. Le buste verranno aperte il giorno successivo, 22 luglio, alle ore 12 davanti al giudice delegato ai fallimenti. In caso di presentazione di più offerte valide avrà luogo una successiva gara tra gli offerenti con rilancio minimo di 50 mila euro. La vendita riguarda l’intera azienda e prevede il passaggio dei dipendenti della Abramo Customer care all’acquirente.
x
x