CATANZARO La Corte d’Appello del capoluogo ha disposto la scarcerazione di Carmelo Furci, condannato a dicembre 2020, in primo grado, a 9 anni e 7 mesi di reclusione. Furci è stato condannato per quattro casi usura, estorsione, e illeciti in materia di detenzione di armi. Il giudice aveva, inoltre, disposto la confisca di quanto sequestrato a Furci in occasione del suo arresto: 167mila euro in contanti, trovati dai militari del Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme confezionati in mazzette tenute sottovuoto, strumenti e titoli finanziari, saldi positivi sul conto corrente e due automobili.
Furci era attinto da due misure cautelari: la prima per il delitto di usura (reato più grave tra quelli contestati), la seconda per armi e ricettazione. Una volta che in data 15 luglio 2020 è stato scarcerato per decorrenza dei termini per il delitto di usura, è rimasto cautelato per i delitti di armi e ricettazione. Pertanto, poiché la legge prevede che la pena venga irrogata per il delitto più grave (usura) aumentata in termini ridotti per la continuazione (armi e ricettazione), poiché per il delitto più grave è libero da quasi un anno, il giudizio ai sensi degli articoli 275 (esigenze cautelari) e 299 (fatto nuovo per rivisitare precedente giudizio prognostico cautelare) del codice di procedura penale è stato effettuato avendo come riferimento il periodo di carcerazione sofferto per i delitti di armi e ricettazione che può dirsi quasi interamente scontato per tali delitti.
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