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“La Calabria vista dalle donne” presenta il manifesto che «rompe gli schemi» della politica

L’associazione sarà protagonista alle prossime Comunali a Cosenza. «L’occasione giusta immaginare un nuovo futuro»

Pubblicato il: 19/06/2021 – 16:26
di Fabio Benincasa
“La Calabria vista dalle donne” presenta il manifesto che «rompe gli schemi» della politica

COSENZA «La città dei bruzi si prepara a rinnovare la propria rappresentanza comunale. Questa tornata elettorale rappresenta per la città un’occasione straordinaria per ripensare e immaginare la propria vision e il proprio futuro». E’ l’incipit del manifesto dell’associazione www_lacalabriavistadalledonne, «nata per combattere ogni forma di discriminazione e per garantire e realizzare in ogni campo i diritti di pari opportunità». Agli anni di dure e vittoriose battaglie a difesa dei diritti delle donne e dei più deboli, segue la decisione di scendere in campo non nel ruolo di «semplici suggeritori», ma nei panni di «protagonisti di un necessario cambiamento». Chiarezza e concretezza diventano pilastri fondamentali in un dibattito oggi «inquinato» da una classe politica spesso distante dagli elettori. L’impegno di Bianca Rende, Marina Simonetti ed Emira Chimenti e di tutto il mondo legato e collegato a www_lacalabriavistadalledonne ricorda il concetto di «democrazia sociale» tanto caro al politologo Giovanni Sartori. «La democrazia sociale è l’insieme delle democrazie primarie – piccole comunità e associazioni volontarie – che innervano e alimentano i principi democratici di base a livello di società civile». E non a caso, www_lacalabriavistadalledonne, ha deciso di coinvolgere professionisti, docenti (come il prof. Mimmo Cersosimo dell’Unical) e il mondo dell’associazionismo per costruire un percorso comune che possa portare «a «rompere gli schemi della politica e dei partiti».

Innovazione e condivisione

Nel cuore del centro storico di Cosenza, l’associazione ha deciso di presentare un documento che anticipa le intenzioni del «metodo» necessario ad «immaginare e disegnare una città capace di fornire protezione, garantire diritti, includere gli sguardi dei più fragili, dare voce alle minoranze, abilitare le persone, qualsiasi sia la loro condizione, ad evolvere individualmente e collettivamente». Come sottolineato da Emira Chimenti, «il documento è aperto a tutti coloro che desidereranno firmarlo e condividerlo». Per Bianca Rende è «una piattaforma da riempire di contenuti, previo un necessario confronto con associazioni e semplici cittadini». La politica non va combattuta – sostiene Rende – «è opportuno – ad esempio – partecipare ai tavoli del centrosinistra dove potremo portare le proposte e far sentire la nostra voce». Da consigliere comunale in carica, la Rende non snobba i partiti ma è decisa – insieme a www_lacalabriavistadalledonne – a cambiarne impostazione perché «è opportuno agire senza pregiudizi, anche nei confronti della politica e dei partiti». «Ci sediamo ai tavoli con la speranza che si rendano conto che la misura è colma ed è necessario intervenire», conclude Rende. «La città – chiosa Marina Simonetti – è il luogo delle idee» e di chi con coraggio e tanta forza di volontà lavora in silenzio a sostegno dei più deboli. E’ il caso di Francesca Cosentini che dirige il centro ascolto delle donne nel centro storico bruzio e segue «450 famiglie». «Avevamo una sede – racconta – poi è stata negata e adesso continuiamo il nostro lavoro da casa, accogliendo tutte le donne che hanno bisogno di supporto». Il coraggio di questa donna è quello di chi come Francesca Caruso racconta con un pizzico di commozione l’atto vandalico perpetrato da ignoti ai danni della struttura che sarebbe dovuta diventare sede della sua associazione “OncoMed”. Che ha come obiettivo «la diffusione della cultura della prevenzione oncologica attraverso uno studio medico multidisciplinare gratuito». Qualcuno ha pensato bene di danneggiare le vetrine della struttura ma, sostiene fiera Caruso, «continueremo a svolgere la nostra missione». Ecco perché, per rendere concreta la vision e la mission di www_lacalabriavistadalledonne, «servono certamente le competenze ma soprattutto l’assunzione di un metodo istituzionalmente partecipato, attento ai bisogni e agli impatti generati. Abbiamo il dovere di creare le condizioni per una comunità migliore, meno ossessionata dalle realizzazioni fisiche e più attenta al benessere dei residenti rammendando ogni periferia umana e della città pur conoscendo bene le difficoltà, intravvediamo per Cosenza un futuro di grandi opportunità». All’incontro odierno, seguiranno altre riunioni dedicate ai temi dei trasporti, della sanità, dell’inclusività e poi alle azioni per riqualificare e valorizzare il centro storico e le periferie. La campagna elettorale è già partita, ma non ancora entrata nel vivo considerata l’assenza dei candidati individuati dalle grandi coalizioni di centrosinistra e centrodestra. Come sottolinea il professore Cersosimo: «c’è spazio per un progetto nuovo» e per passare «dall’etica della probabilità a quella della speranza».

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